Durante la serata del 1° giugno, nella Mediateca Marte ed Eventi di Cava de’ Tirreni, si è conclusa la Rassegna letteraria “Campania d’Autore”, organizzata dall’associazione culturale Iride, presieduta dall’architetto Gabriella Alfano.
Protagonista assoluto della serata, il giovane studente salernitano Vittorio Vavuso ha presentato “Padre camorra”, il suo primo libro, che racconta la storia di Antonio, un adolescente, cresciuto solo con il padre, che scopre la realtà di un genitore malavitoso e assassino. La tragica scoperta sarà solo l’inizio di una serie di avvenimenti che spingeranno il giovane a combattere un mondo che non ha nessuna giustificazione di esistere, la camorra.
Costringendo il lettore a pensare, spingendolo a porsi delle domande, il libro di Vavuso è un grido di speranza e di denuncia in una società che preferisce tacere piuttosto che reagire ed uscire allo scoperto.
All’incontro ha partecipato il Vice Sindaco di Cava de’ Tirreni, Armando Lamberti, che, prendendo spunto dalla storia narrata da Vavuso, ha introdotto la serata con temi di grande attualità: la difesa della legalità e la lotta contro il silenzio della rassegnazione. I giovani, attenti agli argomenti trattati, hanno ascoltato l’intervento del prof. Giuseppe Riccio, docente di diritto penale della Federico II, e le testimonianze dei familiari di Simonetta Lamberti, vittima della camorra.
I ragazzi sono stati il centro della serata, con la performance degli studenti III C del Liceo Scientifico “A. Genoino”, che, guidati dalla prof. Erminia d’Auria, hanno messo in scena, recitando e ballando, i temi fondamentali del libro proposto. Alla presentazione del romanzo era legato un concorso che ha visto “scendere in campo” gli studenti dei licei cittadini che si sono sfidati nella realizzazione dei booktrailer tratti dal romanzo: quattro booktrailer realizzati dagli studenti della IV A, del”l’IIS De Filippis-Galdi”, guidati dalla prof. Virginia Celentano, dalla I F e IV C del Liceo “Genoino”, sotto il tutoraggio dei professori Paola D’Arienzo ed Antonio Fiasco, e della IV A EE dell’IIS “Della Corte Vanvitelli”, sotto la supervisione della prof. Filomena Iannella.
Il grande messaggio della serata, lanciato attraverso la storia intensa e forte di Antonio, raccontata magistralmente dal giovane Vittorio, è che la lotta alla camorra dev’essere un movimento culturale di massa, l’unico modo per liberarsi dalla gabbia del silenzio e dell’omertà indifferente di cui la nostra società sembra essere prigioniera. Pertanto, encomiabili e meritorie iniziative di divulgazione come quelle promosse dall’associazione Iride, che si conferma come una delle più importanti realtà culturali del territorio. (Lucia Di Lieto)