Cava, in giornata la nuova Giunta ma per le new entry si dovrà attendere il 2019
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”, diceva il giovane Tancredi nel Gattopardo. Parafrasando il celebre romanzo del principe Tomasi di Lampedusa, potremmo dire che anche nelle ultime vicende della vita politica cavese tutto è cambiato, ma sostanzialmente è rimasto come prima.
Secondo rumors piuttosto insistenti, nelle prossime ore il sindaco Vincenzo Servalli presenterà ufficialmente alla città la nuova Giunta che, in realtà, non dovrebbe mostrare alcun cambiamento sostanziale. Dovrebbero essere riconfermati tutti gli assessori del precedente esecutivo azzerato all’indomani dei fatti di cronaca inerenti gli arresti per usura ed estorsione che hanno sollevato un polverone politico, ad eccezione del dimissionario Enrico Polichetti.
Ieri sera si è tenuta una riunione di maggioranza dalla quale è emersa la volontà di non modificare lo status quo e di andare avanti con le stesse persone. Nessun spazio, dunque, per nuove personalità di rilievo extrapolitiche, come si era detto nei giorni scorsi, né ci sarà l’entrata in maggioranza di Armando Lamberti, che aveva ben chiarito quali fossero le garanzie che chiedeva per compiere questo passo (almeno altri tre assessori di spessore per indicare un deciso cambiamento di rotta dal governo della città portato avanti finora).
Se così sarà, non si capisce perché è stata azzerata l’intera giunta piuttosto che attendere le dimissioni dell’assessore Polichetti, arrivate quasi in contemporanea con la decisione del Sindaco dieci giorni orsono.
Sempre secondo i bene informati che frequentano Palazzo di Città, per reali cambiamenti all’interno della Giunta bisognerà attendere i primi mesi del nuovo anno. Servalli ha sempre ribadito di voler giungere alle elezioni del 2020 con una squadra di governo “politica” e in tale ottica, tra gennaio e febbraio, potrebbero essere apportate modifiche radicali.
Gli assessori tecnici, ovvero la Minieri, Mauro e Trapanese, dovrebbero lasciare il posto a figure squisitamente politiche che andrebbero a costituire il nerbo del panzer che assicurerebbe al Sindaco il supporto elettorale per una riconferma alla giuda della città.