Cava, il Liceo Scientifico si è colorato di nero per la perdita di Marco Esposito
Il liceo scientifico A. Genoino l’altro ieri si è colorato di nero per la perdita di uno dei professori più amati dagli studenti, Marco Esposito.
“Un amico e poi un prof” , a detta dei ragazzi, che sono cresciuti con i suoi insegnamenti, scolastici e morali, da sempre.
Amico dei giovani, professore presente e preparato, rispettato e rispettoso nei confronti dei colleghi, apprezzato per la vivacità e il sorriso che ogni giorno portava all’ interno dell’istituto, il sorriso timido e limpido con il quale tutti vogliamo ricordarlo.
La preside Stefania Lombardi e il vicepreside Paolo Guariglia, assieme al complesso dei docenti, hanno organizzato, nella mattina in cui tutti piangevano la sua scomparsa, un incontro con tutte le classi nel campetto di pallavolo dell’istituto, per dedicargli non solo parole, ma anche lacrime e preghiere, attimi, nella speranza che ogni gesto possa arrivare fino a lui.
I suoi alunni, più di tutti, hanno saputo dimostrare quanto la persona abbia lasciato in loro un segno indelebile; i suoi amati studenti animati dalla voglia di fare qualcosa per salutarlo, assieme ai docenti del liceo, hanno dedicato la giornata alla memoria di un professore che merita di rimanere nella memoria collettiva non solo della scuola cui lui dedicava le sue migliori energie, ma anche della città per cui lui era motivo di vanto, lui che, prima di essere un professore era un padre, un marito, un uomo umile ed onesto, dai saldi valori morali.
“Ha lasciato il segno in ognuno di noi, dimenticarlo è impossibile”, e tra occhi pieni di lacrime e le parole per il professore, il Genoino piange la scomparsa di un uomo buono, pregando per questa grande stella che, da ieri notte, splenderà per sempre nel cielo che lui tanto amava. (Chiara Spatuzzi)