Cava, i residenti di San Giuseppe ancora in attesa dei promessi interventi del Comune
La palese, e ampiamente giustificata, grande esasperazione dei cittadini di San Giuseppe al Pozzo per la mancata soluzione dei numerosi problemi che da anni vive quella operosa comunità, si è attenuata in quanto almeno uno dei problemi che assilla quella comunità sembra avviato a soluzione.
Da qualche giorno il Consorzio dell’Ausino ha ripreso i lavori per la sostituzione della tubazione dell’acquedotto lungo la SS18, esattamente in prossimità del distributore di carburanti Shell, già iniziati qualche mese addietro e interrotti a causa delle cattive condizioni meteo.
Nel corso dell’incontro con le autorità promosso dalla comunità di San Giuseppe al Pozzo il 26 febbraio scorso eutti si si impegnarono alla ripresa dei lavori entro pochi giorni.
Va dato atto all’Ausino di aver mantenuto fede all’impegno assunto in quanto già da qualche giorno le attrezzature dello stesso sono al lavoro.
Ancora una volta è deludente, però, il comportamento del Comune il quale, per espresso impegno preso dall’assessore Giaquinto e dall’ing. Avagliano, avrebbe dovuto, in contemporanea, intervenire per risolvere l’altro urgente e annoso problema legato alla viabilità di quel tratto di SS18.
Il Comune sa bene che quel tratto di strada di circa trecento metri, dal semaforo di Santa Lucia fino al supermercato SISA, per i numerosi attraversamenti sotto-stradali delle varie utenze (acquedotto, fogne, cavi elettrici e telefonici), non è stabile e determina continue e insostenibili vibrazioni specialmente per il transito degli autotreni da Cava a Nocera Superiore; infatti è proprio la carreggiata in direzione sud/nord quella più pregiudicata.
Da anni, la comunità di San Giuseppe ha denunciato al Comune la situazione e da anni aspetta inutilmente che il Comune definitivamente intervenga per risolvere quel problema per il quale i cittadini sono esasperati giacché, specialmente nelle ore serali e notturne (quando il traffico è meno intenso e gli autotreni possono transitare a velocità sostenuta) non riescono a riposare in quanto le case circostanti scosse da continue e rilevanti vibrazioni, come un continuo terremoto.
Per questo motivo la loro esasperazione rischia di trasformarsi in rabbia.
E ora che l’Ausino ha risolto il problema della sostituzione della tubazione dell’acquedotto, tocca al Comune non procrastinare ulteriormente la sistemazione dell’intero tratto di strada, mettendo finalmente fine ad una situazione di insopportabile disagio.