scritto da Carolina Milite - 05 Gennaio 2020 09:51

Cava, i gestori di Mediateca si giustificano ma sui social è massacro: “Andate a lavorare la terra!”

Foto tratta da profilo Facebook, pubblicata da Luigi RIzzo con la didascalia #Topi in gabbia , relativa alla notte di San Silvestro

Dopo i fatti incresciosi della notte di San Silvestro alla Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni, sono scoppiate polemiche a tutto campo sui media, in particolare sui social.

E’ interessante riportare alcuni commenti, che dovrebbero essere oggetto di valutazione da parte delle autorità giudiziarie, postati sulla pagina Facebook della Mediateca in risposta al comunicato dai toni surreali dell’amministratrice delegata del Marte, Maria Lamberti, rivelatosi un vero e proprio boomerang.

La nota principia: “Intendo esprimere quale amministratore del Marte Mediateca di Cava de’ Tirreni il profondo rammarico per quanto accaduto la mattina del 1 gennaio scorso. Abbiamo cercato di adottare la migliore soluzione per garantire la sicurezza di coloro che si trovavano già all’interno del locale, quando un numero eccessivo di presenze, in nessun modo prevedibile, si è radunata al Marte la notte di capodanno attraverso il richiamo dei social networks. La scelta di contingentare gli ingressi, limitando l’accesso all’interno del locale, ci è sembrata l’unica opzione possibile per evitare il sovraffollamento… Sento il dovere di rivolgere ai tantissimi giovani intervenuti, in particolare a coloro che non sono riusciti ad entrare nel locale nonostante avessero prenotato l’ingresso, il nostro più sincero ringraziamento per il comportamento assunto la notte di capodanno, dimostrando maturità e correttezza fuori dal comune”. 

Infine: Questa esperienza deve considerarsi del tutto eccentrica rispetto alla programmazione del Marte basata essenzialmente sulla organizzazione di importanti e diversificati progetti culturali, con l’auspicio di diventare motore propulsivo per l’intera città”.

Insomma, una tragedia sfiorata liquidata come “esperienza eccentrica”, in altre parole, bizzarra, stravagante, che si allontana dai modi comuni. Sarà. Più che altro è surreale quanto affermato dall’amministratrice, la quale nella sua ansia di giustificare l’accaduto si è contraddetta in più di un passaggio, soprattutto quando prima parla di presenze imprevedibili e poi di prenotazioni. Parole che sono state come benzina sul fuoco, tant’è che sotto il post si è scatenata una ridda di commenti, di cui ne riportiamo di seguito qualcuno dei più significativi.

Tiziana De Santis: “I nostri figli hanno preso freddo circa tre ore per poi andarsene e ringraziamo Dio che non è successo nulla! Organizzazione pessima e non voglio aggiungere altro!”.

Anna De Angelis: “Tutto questo oltre al Sequestro di persona perpetrato contro quelli che volevano uscire e raggiungere gli amici in strada che non erano riusciti a entrare. A lavorare la terra dovete andare”.

Francesco Cafaro: Dovevo lavorare per voi quella sera, come vocalist. La situazione è stata imbarazzante, pressoché improponibile. In tanti anni di serate e locali non ho mai e ripeto MAI visto una disorganizzazione così. Gente che aveva pagato in anticipo si è ritrovata a passare il Capodanno FUORI al vostro locale per poi andarsene dalla disperazione. Per fortuna i PR hanno avuto la consapevolezza e la prontezza di restituire tutto a TUTTI. Vi dico solo una cosa: avete due entrate: anteriore e posteriore; se aveste diviso paganti e non tra le due entrate avreste risolto il problema dal principio”.

Pierluigi Coiro: Siete solo degli infami mangiasoldi e ringraziate il cielo che non è successa una tragedia perché altrimenti a quest’ora eravate sui giornali di tutta l’Italia. Pagliacci”.

Fabiana Canale: “Incredibile la quantità di puttanate presente in questo testo..tutto molto contestabile ma sottolineo la “prontezza delle Forze dell’Ordine” ..ma quali? Ma quando?? Se abbiamo chiamato il mondo e tutti ci hanno risposto in modo sgarbato e menefreghista perché tutto sommato siamo in Italia dove bisogna prima aspettare il morto e poi arriva il resto.. complimenti!”.

Roberta Galluzzo: Ho solo un paio di domande. Perché non vi scusate e risarcite le persone che vi hanno pagato giorni prima per assicurarsi un tavolo e invece sono stati fuori al gelo senza mai entrare? Perché non avete pensato a creare due file facendo entrare prima chi vi ha pagati in anticipo e poi gli altri nel caso in cui ci fosse stato spazio?Perché non vi siete procurati delle transenne prima delle scale per creare ordine tra le persone? Così magari non ci sarebbe stato rischio di cadere! Perché non avete avuto cura di assumere agenzie di vigilanti per garantire la sicurezza? Perché creare eventi così grossi se sapete che più di un tot di persone non può entrare? Ringraziamento? Le persone non se ne fanno nulla di questi ringraziamenti perché tutti, compresa me, che eravamo al freddo lì fuori sappiamo cosa significa essere educati e di fronte a spintoni, una bottiglia lanciata su un ragazzo e insulti vari abbiamo evitato risse e cose varie per non peggiorare la situazione alquanto tesa! Il limitare l’accesso doveva essere prevenuto! Lo schifo che c’è stato durante questa serata io non l’ho visto da nessuna parte! L’esperienza eccentrica l’avete creata voi quindi sinceramente le vostre programmazioni e i progetti culturali li vado a vedere da un altra parte. Chiudete perché dopo questa grande figura di merda non ci verrà più nessuno da voi!”.

Lorenza Sorrentino:“Si è giunti a tale conclusione semplicemente perché quasi per miracolo, nonostante urla, gente che si è arrampicata sulle grate e qualche persona inciampata tra i piedi di un’altra, non si è verificato nessun grave evento. Un’organizzazione pessima, o meglio, deprimente, oltre che per aver venduto ingressi a più persone di quante il locale poteva contenerne, per la geniale idea di fare entrare mille persone da una sola porta, senza dar luogo a nessuna fila, ma semplicemente a un ammasso e per di più su quindici scalini. Purtroppo chi è “da dentro” non potrà, non poteva mai capire realmente cosa c’era fuori e ciò che ha creato in tutti noi che eravamo li. Un altro piccolo esempio di un paese in decadenza per il divertimento, il benessere, la sicurezza di noi, nuove generazioni”.

Luigi Rizzo:Ma esattamente, la sicurezza delle persone all’interno del locale come la garantivate ? Se uno stronzo qualsiasi che era GIÀ nel locale si fosse sentito male, esattamente, da dove sarebbe uscito? Da questo ingresso? O dalle “””uscite di emergenza””” che erano bloccate da altre persone disperate che cercavano di entrare?… #topiingabbia”.

Antonio Cafaro: “Scrivere una cosa del genere equivale ad avere la faccia come il culo! Persone che hanno pagato in anticipo. Non è vera mezza parola di quello che avete scritto, sapevate che la gente non sarebbe riuscita ad entrare, ma voi avete comunque venduto i biglietti perché vi interessa solo del guadagno e del denaro. Spero che da oggi nessuno venga più a consumare un bicchiere d’acqua da voi, non meritate niente”.

Massimiliano Pellegrino: “A tutti quelli che hanno subito questa truffa, un consiglio… bisogna denunciare e fare un esposto alla procura della repubblica e alla guardia di finanza. Poi mi chiedo ma l’Amministrazione Comunale che ha affidato il locale di proprietà pubblica cosa pensa di fare???”.

Francesco Pinto: “Una notte a trans” così da me etichettata! Il mio capodanno è stato trascorso così come tanti altri altri ragazzi fuori il vostro locale! Pur avendo prenotato un tavolo per 30 persone di cui abbiamo pagato anticipatamente 50 euro a testa per ragazzo e 30 euro a testa per ragazza per un totale di 1.200 euro per un mezzo tavolo e 4 bottiglie di vodka di un valore stimato di 6 euro a bottigliaeè una bottiglia di prosecco del valore di 2 euro! Siamo arrivati all’una così come consigliato per evitare la fila, a questo non è servito perché ci siamo imbattuti su di un muro di gente! 2 ore bloccati senza avanzare di un centimetro! Tra spintoni e gomiti nei fianchi uno dei nostri è riuscito ad arrivare fin su le scale e a parlare con un pseudo addetto alla sicurezza! Finché il nostro eroe salito sulle scale ritorna con una pessima notizia “hanno chiuso l’ingresso” in quel momento ho avuto la sensazione di aver pagato una bella donna per una notte di sesso folle riscoperta trans che ha tentato di in… per tutta la notte! Solo dopo 2 ore e mezza e grazie è solo alla mia astuzia Siamo riusciti ad entrare tramite una porta secondaria posta lateralmente al locale! Li mi ritrovo un personaggio con tanti muscoli e poco cervello che mi permette “perché nel panico più totale” di usufruire della mia esperienza maturata nel campo della sicurezza pubblica di far entrare un po’ alla volta tutti i componenti del tavolo e non solo! Ritrovatomi dentro penso “Che sarà mai un intralcio di due ore e mezza! “Cerco di godermi la serata ma niente! Musica pessima ed organizzazione terribile! Vado via alle 04:30 circa! Le mie domande sono poche e coincise! Chi ha organizzato si è prefissato un numero massimo di persone per la capienza del locale!? Gli inviti stampati erano il giusto numero delle persone stimate per la capienza?! Le vendite coincidevano con il numero dei biglietti stampati?! Il personale impiegato era giustamente qualificato e se c’era abbastanza personale per un evento di quella portata?! Le mie considerazione sono il contrario dei vostri numeri! Quella sera avete pensato solo ad incassare! Vi siete limitati a stampare un numero illimitato di inviti (biglietto non numerato) avete venduto carta stampata in modo irragionevole pesando solo ad incassare senza pensare al vero senso della serata! Non avete gestito nessuna movida! Non avete tenuto in considerazione nessuna norma in materia di sicurezza né all interno e né all’esterno del locale! Il personale impiegato era poco qualificato e poco di numero! Avete battuto solo cassa! Avete arricchito le vostre tasche e non avete nemmeno il coraggio di rimborsare quelle persone che hanno pagato senza entrare e senza aver mai partecipato all’evento solo per colpa della vostra pessima organizzazione e professionalità! Avete peccato in tutto! Quindi fate di tutto ma non organizzate eventi del genere e in modo particolare non truffate le persone! P.S. Passatevi la mano per la coscienza!”.

Antonio Rage Lance Bartolucci: “Al paese mio, il principio fisico dell’impenetrabilità dei corpi è ancora una realtà scientifica inconfutabile… Se il locale ha una capienza di 5/600 persone, realizzare prevendite e prenotazioni per 3000 è un audace tentativo di confutare questo principio”.

Questi sono solo alcuni dei commenti inferociti e delle testimonianze di chi quella notte era all’esterno della Mediateca, stretto nella calca ad aspettare per ore in una folla disordinata.

Commenti che ristabiliscono anche la verità sull’accaduto, la cui gravità inaudita appare evidente, e che dovrebbero essere oggetto di valutazione e di approfondimento da parte delle pubbliche autorità, anche sotto l’assetto dell’assolvimento degli obblighi fiscali.

Dall’altro lato, esiste una convenzione stipulata che deve essere rispettata  e deve garantire che il contenitore venga adibito ad eventi culturali.

E che tutto debba svolgersi nel pieno rispetto delle regole, per evitare che in futuro capitino ancora delle altre  “esperienze eccentriche”. Oltre che pericolose e scandalose.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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