Genitori no-dad sul piede di guerra a Cava de’ Tirreni, pronti a diffidare il sindaco Vincenzo Servalli dal revocare l’Ordinanza che ha imposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in città.
Emblematica del drammatico momento che sta vivendo la scuola è la foto che sta facendo il giro dei social dove è stata immortalata una bambina con il grembiule e la cartella seduta al banco davanti al portone del palazzo di Città insieme al padre. Una foto simbolo scattata questa mattina in piazza Abbro e che ben rappresenta la protesta spontanea che sta prendendo piede tra alcuni genitori cavesi.
Nell’ordinanza a sua firma emanata ieri, il Sindaco “ORDINA: in via precauzionale, la immediata sospensione dell’attività didattica in presenza degli asili nidi, delle scuole dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado (pubbliche e private) dal 7 aprile 2021 fino alla data del 10 aprile 2021 con contemporanea attivazione della didattica distanza DAD”.
I genitori ritengono tale provvedimento illegittimo e dichiarano che dall’ordinanza in questione non emerge quali siano i “casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica”, che hanno indotto ad un così grave provvedimento. Ragion per cui pare vogliano proporre una formale DIFFIDA nei confronti del Sindaco, affinché annulli o comunque revochi le proprie ordinanze n. 151 e 153 del 06.04.2021, avvertendo, in caso contrario, ricorreranno nelle sedi opportune per il ripristino della legittimità e della legalità violate.
Il provvedimento che numerosi genitori metelliani sono intenzionati ad attuare è stato portato avanti già in diverse città della Penisola dove il Primo cittadino ha preso tale decisione.
7.04.2021 – By Nino Maiorino – Ma questi genitori non leggono i report dei contagi quotidiani in città? Cava è uno die comuni che registra il più alto numero di contagi quotidiani in provincia. Quindi bene ha fatto il Sindaco a non consentire didattica in presenza.