Cava, Enrico Bastolla: “A chi giova l’entrata in giunta di Armando Lamberti? Non alla città”
“Non sono sorpreso dell’ascesa di Armando Lamberti al doppio ruolo di assessore e vicesindaco, confermato ad horas, ma soprattutto dal curriculum dei suoi primi quattro anni nel consesso comunale”. E’ l’affermazione di Enrico Bastolla, ex assessore della Giunta Servalli, all’indomani delle indiscrezioni che danno prossima l’entrata in maggioranza del professore Armando Lamberti.
“Si fa a fatica a ricordare suoi interventi, sue proposte, sua posizione nei banchi dell’opposizione dai quali, forse per la sua vocazione fortemente cattolica, non ha espresso né gradimento né ostracismo nei confronti della linea programmatica del Partito Democratico. Tutto d’un tratto, nell’ambito della spasmodica ricerca dei numeri da parte di Servalli per consolidare la maggioranza, Lamberti, sentitosi tirare per la giacca, ha accettato, salvo contrordine, di entrare in maggioranza”.
Bastolla prosegue nei suoi commenti a nota stampa ponendo una domanda: “Mi chiedo e domando agli esperti di programma, cosa potrà mutare nei pochi mesi che mancano alle consultazioni del 2020? Ben poco, a meno che non porti a compimento la gara del Palaeventi (a proposito, ma gli annunci in pompa magna dell’assessore Senatore sono finiti nel dimenticatoio?), l’assegnazione della gestione di San Giovanni, oppure dia impulso alla sanità, al commercio, alla cultura, alla famosa spendig review, alla riduzione della TARI, e chi più ne ha più ne metta”.
E’ chiaro che siamo all’apertura ufficiale della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale. Non con manifesti, incontri, dibattiti, volantini, secondo Enrico Bastolla, che parla di un sottogoverno che impera, a circa dodici mesi dalla scadenza per il voto dei cittadini metelliani.
“Servalli ha già acceso i motori – prosegue – Il rischio è quello che si possa assistere in questi dodici mesi solo a manovre politiche, gestione del sottogoverno, o addirittura ad una commercializzazione dei trasferimenti di dirigenti, quelli che sono in forza al PD, per riuscire a calamitare consensi, ad attirare la benevolenza del corpo elettorale. Un “do ut des” simulato con lo spostamento “gradito” del funzionario”.
“L’ingresso in giunta di Lamberti – conclude Bastolla – certifica non solo l’allargamento della maggioranza, ma la traslazione di una ulteriore lista civica che lo sosterrà nel voto nel 2020. Le maggioranze si costruiscono sui programmi e sui grandi temi importanti per la città, non sui singoli uomini rappresentanti solo di loro stessi. Registreremo questi avvicendamenti e li evidenzieremo per dimostrare l’assoluta veridicità di quanto scriviamo e diciamo in periodo non sospetto, in modo che nessuno si meraviglierà di simili operazioni”.