Cava, è scontro sull’IMU: lettera aperta del Comitato Spontaneo Cittadino San Giuseppe al Pozzo
Nella missiva indirizzata ai consiglieri comunali e ai partiti l’imposta sui terreni edificabili definita illegittima ed esosa
“Siamo destinatari di AVVISI IMU relativi all’anno 2014, per terreni ritenuti edificabili a cui corrisponde una imposta che noi riteniamo “illegittima” ma soprattutto esosa. La tassa – imposta relativa per ogni singolo contribuente varia dai 400 € a 3.000 € e più, con un valore stimato del terreno dagli 80 € fino a 192 € a metro quadro, salvo solo particolari riduzioni”.
E’ quanto scrivono in una lettera aperta inviata ai consiglieri comunali e ai partiti cittadini da un nutrito gruppo di cittadini della frazione di San Giuseppe al Pozzo e non.
“Prima di addentrarci in un’ elencazione di nostre controdeduzioni -ci tengono a precisare i cittadini che hanno sottoscritto la lettera- confidiamo, a prescindere dal ruolo di ognuno di voi (maggioranza o opposizione) che tale richieste da noi rubricate vengono sottoscritte senza nessun marchio politico e portate all’attenzione dell’assise cittadina, attraverso un’interrogazione consiliare”.
“Riteniamo che la società a cui è stato affidata l’incarico di recuperare tale somme abbia agito, seppur legalmente -si legge nella lettera del Comitato Spontaneo Cittadino San Giuseppe al Pozzo– senza tener in debito conto dell’effettiva ubicazione dei terreni, incrociando eventualmente dei dati in suo possesso, senza aver interpellato, come sarebbe stato più giusto fare, uffici della stessa ripartizione che durante questi anni hanno agito in modo contrapposto, negando qualsiasi autorizzazione a costruire in quanto gli immobili erano e sono soggetti a diverse limitazioni urbanistiche, paesaggistiche ecc, in particolare il P. U. T.”.
“Da fonti autorevoli e da testimonianze -prosegue la lettera- dobbiamo costatare che gli addetti alla rilevazione dei dati che hanno portato alla determinazione delle varie somme da pagare,non erano a conoscenza che a ridosso di tali terreni scorre la Cavaiola (a loro sconosciuta) o che gli stessi sono ubicati in prossimità della Ferrovia, a pochi metri dall’autostrada o dalla strada statale, oggetto di servitù di acquedotto o di elettrodotto, e, comunque, con un valore di mercato inferiore ai 25 euro a metro quadrato“.
“C’è stata -prosegue la lettera- un’interrogazione comunale ed una raccomandazione, senza che le stesse abbiamo avuto un’equilibrata soluzione, anzi sotto certi aspetti è stata del tutto ignorata”.
Nella lettera si leggono poi alcune richieste tecniche, per poi lamentare il fatto che “c’è stato un tentativo di mediazione, riteniamo che lo stesso non corrisponda a quanto noi contribuenti ci aspettavamo, in particolare in merito alla valutazione dei terreni non effettivamente ed interamente edificabili. In altri termini, il Put ed i vari vincoli di diversa natura in concreto ne impediscono l’ uso diverso da quello agricolo, rendendo diseconomica una destinazione imprenditoriale di questo tipo”.
L’auspicio è che il palazzo, a cominciare dall’attuale maggioranza (afflitta da una particolare forma di sordità politica quando si tratta di di dare sollievo e non tartassare i contribuenti cavesi), faccia proprie le osservazioni formulate dal Comitato Spontaneo Cittadino San Giuseppe al Pozzo.
In conclusione, c’è il rischio di un altro scontro politico-sociale in città. Per ora siamo alla fase della protesta, ma l’impressione è di essere alla vigilia di un possibile nuovo conflitto tra cittadini e Comune.
Stiamo a vedere.