Cava de’ Tirreni, sui risultati elettorali a colloquio con il candidato sindaco di Fratelli d’Italia l’avvocato Fabio Siani
Cava de' Tirreni, sui risultati elettorali a colloquio con il candidato sindaco di Fratelli d'Italia l'avvocato Fabio Siani
La vittoria del centrodestra a trazione Fratelli d’Italia in queste ultime elezioni politiche quanto peserà nella vita politica e amministrativa metelliana? Il nostro giornale comincia a porre questa domanda a Fabio Siani, candidato sindaco di Fratelli d’Italia.
La scelta di Fabio Siani non è casuale. Avvocato e da sempre esponente a Cava de’ Tirreni dei Fratelli d’Italia, rappresenta una delle figure più rappresentative del centrodestra cavese, molto attento però al mondo dell’associazionismo civico e non a caso ha fondato un attivo sodalizio politico-culturale, Cava 4.0.
Incontriamo Fabio Siani nel suo studio. E’ raggiante per lo strepitoso successo del suo partito nel Paese oltre che a Cava de’ Tirreni.
“E’ qualcosa di eccezionale -esordisce Fabio Siani- Siamo nati appena dieci anni fa. Eravamo una minoranza che al primo appuntamento elettorale non arrivava al 2% dei voti. Ora siamo il primo partito grazie alla guida di Giorgia Meloni, una leader straordinaria, all’impegno e ai sacrifici dei nostri dirigenti di partito a tutti i livelli, alla fiducia e al lavoro dei nostri militanti, perché Fratelli d’Italia è un partito vero dove gli iscritti hanno un ruolo e concorrono democraticamente alle decisioni politiche che si assumono”.
Questo voto delle politiche si rifletterà sulla politica cittadina?
Di sicuro avrà una ricaduta nella misura in cui il Governo che si andrà a costituire conseguirà dei buoni risultati. In prospettiva, quindi, ci potranno essere riflessi positivi anche nella nostra città. Se si voterà a scadenza naturale, infatti, la differenza la farà l’andamento e i risultati che conseguirà il prossimo governo.
Le opposizioni non possono fare nulla per anticipare la fine dell’attuale, disastrosa consiliatura?
L’opposizione ha fatto la sua parte in questi ultimi mesi, ma non è mai determinante per la fine di una consiliatura. La maggioranza ha i numeri e si arrocca sulle sue posizioni. Certo, se si sfilasse qualche consigliare comunale, a cominciare dalla prossima approvazione del bilancio preventivo, da cui potranno scaturire conseguenze di carattere patrimoniali e penali oltre che politico, allora le cose potrebbero radicalmente cambiare.
D’accordo, però, l’opposizione, in particolare il centrodestra, dovrebbe comunque mettere al più presto in campo un progetto politico condiviso e credibile?
L’intuizione della Meloni di aprire il partito alle forze civiche e al mondo dell’associazionismo è risultato di sicuro una mossa vincente. Lo stesso necessariamente dovrà essere fatto per le prossime elezioni comunali. In verità, questo in parte nella nostra città già si è fatto. In diverse occasione, infatti, gli esponenti locali di Fratelli d’Italia nei fatti, anche ultimamente, si sono mossi in questa ottica, coinvolgendo diverse realtà associative locali. Ciò conferma la mia convinzione di un progetto che veda coinvolte sia forze civiche che partiti in prospettiva delle prossime elezioni comunali. A mio avviso, credo che questa sia una strada obbligata da percorrere e potrebbe vedere partecipi e protagonisti personalità della società civile anche con una matrice politico-culturale diversa da quella del centrodestra. Ad una condizione, però: prendere senza indugio le distanze da questa Amministrazione comunale e dalla maggioranza che la sostiene.
In altri termini, apertura sì ma niente corsa a salire sul carro del vincitore all’ultimo minuto?
Questo di salire precipitosamente e in corsa sul carro del vincitore è un fenomeno patologico della politica italiana. Diciamo che vanno studiate idonee strategie per combatterlo e soprattutto evitare fin d’ora equivoci.
Se abbiamo capito bene, questo vuol dire che chi oggi sostiene Servalli se vuole “salvarsi” deve mandarlo a casa quanto prima?
Sì, altrimenti non sarebbe un salvataggio ma un modo per riciclarsi.
D’accordo, ma lei è candidato sindaco di Fratelli d’Italia, come intende a muoversi insieme al suo partito in prospettiva di una nuova stagione politica per il nostro Comune?
Confermo la disponibilità alla candidatura che mi è stata proposta dagli amici del partito. Li ringrazio per questa indicazione e per le manifestazioni di affetto e di stima che esprimono nei miei riguardi, a cominciare dall’onorevole Cirielli. La candidatura ovviamente deve essere sostenuta dall’associazione Cava 4.0, ma dobbiamo fin d’ora lavorare per allargare il campo dei partiti al mondo delle associazioni e delle società civile.
Potrebbe però anche esserci l’ipotesi di una proposta politica che pur senza andare contro i partiti li superi, andando oltre gli schemi classici?
Chi ama la propria città non può e non deve sottrarsi a nessun tipo di confronto politico. Personalmente sono pronto ad ascoltare e aperto a discutere sulle modalità e i contenuti di un progetto politico-amministrativo di rilancio della città.
Resta quindi coerente alla sua storia e alla sua idea di uomo di partito è aperto alla società e alla realtà civica e alle sue migliori espressioni.
Certo, tant’è che pur restando in Fratelli d’Italia ho dato vita insieme ad altri amici alla costituzione di un’associazione politico-culturale testimoniando con i fatti e non solo con le parole il progetto di apertura e la sensibilità verso la società civile.
In questa ottica, però, la sua candidatura a sindaco, come quella di altri, non potrebbe risultare un freno a proposte il più possibilmente condivise, tali da aggregare anche forze che sono oggi fuori dai partiti e dallo schieramento di centrodestra?
No, nella misura in cui c’è la disponibilità a confrontarsi senza schemi e posizioni precostituite. Questo vale per la mia candidatura a sindaco e per qualsiasi altra eventuale e legittima candidatura. Dico questo perché sono convintissimo che occorra, anzi, abbiamo il dovere di puntare ad una classe dirigente di comprovata esperienza e alto profilo. Solo così potremo venir fuori dalla palude in cui questo centrosinistra ha ficcato la città.
Per chiudere, cosa c’è dietro l’angolo per Fabio Siani?
Riprenderemo il percorso di critica e di opposizione all’attuale Amministrazione comunale, dopo che nelle ultime settimane siamo stati un po’ distratti dagli impegni di questa campagna elettorale. Nello stesso tempo continueremo ad incontrare cittadini e associazioni di categoria per iniziare a immaginare, tutti insieme, un progetto di città Cava 4.0.