Cava de’ Tirreni, Rifondazione Comunista al sindaco Servalli: “Dopo lo strappo sulla sanità, tradito il patto per Cava”
Cava de' Tirreni, Rifondazione Comunista al sindaco Servalli: "Dopo lo strappo sulla sanità, tradito il patto per Cava"
“Uno dei punti cardine del programma concordato con l’attuale maggioranza era la creazione di una cittadella sanitaria”
“Il Partito della Rifondazione Comunista, dopo lo strappo sulla sanità, ritiene tradito il patto legislativo per Cava.
Uno dei punti cardine del programma concordato dal nostro Partito con l’attuale maggioranza era l’azione volta ad ottenere la creazione, nella nostra città, di una cittadella sanitaria in cui fossero raccolti tutti i servizi sanitari già esistenti a Cava con l’aggiunta della Casa del parto”.
E’ quanto si legge nel comunicato stampa diffuso in mattinata dal locale Circolo Francesco Gagliardi di Cava de’ Tirreni del Partito della Rifondazione Comunista.
“Nonostante le nostre continue sollecitazioni, la maggioranza, Sindaco in testa, ha rinunziato ad ogni azione”
“Con la disponibilità dei fondi del P.N.R.R., le possibilità di raggiungere tale obiettivo sono aumentate e, poiché era stata prevista la creazione di un nuovo modello di sanità territoriale che avrebbe dovuto affiancare (non sostituire) i Presidi Ospedalieri, è diventato primario agire per ottenere che uno degli Ospedali di comunità previsti in Provincia di Salerno venisse creato nella nostra città -si legge ancora nel comunicato- Purtroppo, nonostante le nostre continue sollecitazioni, la maggioranza, Sindaco in testa, ha rinunziato ad ogni azione volta alla realizzazione di detto obiettivo”.
“Appiattimento su decisioni prese nelle sedi competenti, che hanno un forte profumo di clientelismo”
“Non c’è stato alcun tentativo -accusa Rifondazione Comunista- di promuovere collegamenti con i comuni vicini al fine di realizzare una proposta che potesse concorrere con quelle di altri comuni che, al contrario del nostro, si sono mossi con decisione. C’è stato solo un appiattimento su decisioni prese nelle sedi competenti, che hanno un forte profumo di clientelismo, senza che si sia neanche tentato di costruire un’iniziativa che avesse qualche possibilità di essere presa in considerazione”.
“La conseguenza è che i cavesi dovranno recarsi a Castel San Giorgio per ottenere i servizi dell’Ospedale di Comunità”
“La conseguenza -prosegue Rifondazione Comunista- è che i nostri concittadini dovranno recarsi a Castel San Giorgio per ottenere i servizi dell’Ospedale di comunità, e per quelli del Centro operativo Territoriale; quindi, si può affermare che Cava è praticamente assente in questa fondamentale riorganizzazione dei servizi di medicina territoriale. Infatti, l’istituzione di una casa di comunità era e resta il minimo dovuto, visto che ne è prevista una ogni 40.000 abitanti”.
“Nell’inerzia più assoluta dei vertici -denuncia Rifondazione- dobbiamo constatare che la nostra città ha subito un altro scippo, dopo quello del nuovo distretto sanitario che attendiamo da oltre quattordici anni”.
“Per questo, da oggi, la nostra azione sarà diversa -annuncia Rifondazione- Valuteremo, con la dovuta attenzione, tutto quello che sarà proposto e lavoreremo alla costruzione di un percorso alternativo nella città, senza confonderci con quello della destra, che non ci appartiene. Continueremo ad operare, inoltre, per ottenere che a Cava venga istituita almeno la Casa del parto; segnale vero dell’attività di questo Consiglio comunale da lasciare ai cavesi e non solo un rientro debitorio”.