Cava de’ Tirreni, raccolta firme dei commercianti contro l’aumento delle tariffe per la sosta
L’aumento delle tariffe orarie dei parcheggi a Cava de’ Tirreni decisa dall’Amministrazione comunale fa infuriare i commercianti che avviano una raccolta firme
Al momento l’Amministrazione Servalli bis viene percepita dai cavesi come una delle amministrazioni più contestate degli ultimi anni a causa dei rincari attuati con le ultime manovre di bilancio che hanno colpito diversi ambiti (istruzione, sport ecc.). Soprattutto a far discutere è l’aumento della tariffa oraria dei parcheggi a strisce blu, la cui sosta in non pochi casi è aumentata del 100%.
Diversi commercianti della cittadina metelliana hanno lanciato una petizione contro l’aumento dei parcheggi. Parrucchieri, pescherie, negozi di informatica, attività finanziarie stanno firmando e raccogliendo firme sia nel mondo del lavoro che tra i residenti per contestare quella che ritengono una scelta ingiustificatamente vessatoria nei confronti delle attività economiche, soprattutto quelle commerciali che sono il nerbo, il punto di forza dell’economia cavese.
Gli aderenti alla raccolta firme lamentano che questa decisione politica inevitabilmente spaventerà i visitatori e che già stanno diminuendo drasticamente i loro ingressi nel nostro territorio e preferiscono spostarsi in altre zone. Ma non solo, anche gli abitanti delle frazioni sono fortemente danneggiati e sono costretti a diminuire le loro discese in centro, con inevitabili conseguenze sul commercio.
I residenti, soprattutto quelli anziani, stanno riscontrando una diminuzione nella visita di figli e parenti, in quanto i rincari dei parcheggi e la cancellazione della fascia gratuita dalle 13:30 alle 16, fanno sì che andare a far visita a un proprio caro per qualche ora diventi un salasso.
“Il commercio, già indebolito dalla pandemia,ora è costretto a vedere i propri clienti migrare verso altre zone”, sono le parole di uno dei promotori. La speranza, spiegano i commercianti, è che la decisione di aumentare le tariffe di sosta venga revocata visto che, come sostengono, è un provvedimento che serve solo a “fare cassa” e che non tiene conto della situazione economica e sociale della città.