Cava de’ Tirreni, petizione dei residenti di viale degli Aceri per non cambiare la denominazione dell’arteria con l’intitolazione al comm. Federico De Filippis
Il Comune ci aveva provato già nel lontano 1997, sindaco Raffele Fiorillo, a cambiare il nome di viale degli Aceri

I cittadini di viale degli Aceri promuovono una petizione per chiedere che il nome della strada non venga cambiato con l’intitolazione al commendatore Federico De Filippis, così come deciso dalla Giunta comunale.
De Filippis, nonno dell’omonimo ed attuale consigliere comunale, rientra a pieno tra i toponimi che hanno reso: “testimonianza della cultura materiale e civile, legata a personaggi ed eventi della storia cittadina”.
Con la petizione, indirizzata al sindaco Vincenzo Servalli ed al presidente della Commissione Toponomastica, i cittadini “esprimono la propria ferma contrarietà alla decisione di modificare il nome di Viale degli Aceri, arteria principale della città e punto di riferimento storico, simbolico e affettivo per l’intera comunità”.
Gli abitanti lamentano di non essere stati ascoltati, e che la decisione sia stata calata d’alto.
“Pur riconoscendo il valore e l’importanza della figura – prosegue il testo della raccolta firme- a cui si intende intitolare la strada, persona degna del massimo rispetto e certamente meritevole di essere ricordata pubblicamente, riteniamo che tale decisione avrebbe dovuto essere frutto di un processo condiviso, partecipato e trasparente.”
L’appello è principalmente all’Amministrazione comunale, invitata a fare un passo indietro: “La Commissione Toponomastica, sebbene organo tecnico, è di fatto espressione politica: le sue deliberazioni sono scelte che incidono profondamente sull’identità cittadina e, in quanto tali, dovrebbero essere assunte solo dopo un adeguato coinvolgimento della cittadinanza.”
I cittadini, evidenziano come: “Viale degli Aceri è parte della nostra memoria collettiva, legato al vissuto quotidiano di intere generazioni. Cambiarne il nome senza un confronto aperto con la popolazione rappresenta una decisione calata dall’alto, che non tiene conto del sentimento diffuso della comunità.”
Il Comune ci aveva provato già nel lontano 1997, sindaco Raffele Fiorillo, a cambiare il nome di viale degli Aceri, strada che congiunge corso Mazzini, via Vittorio Veneto e la Statale 18, costeggiando un lato di villa Schwerte.
Anche allora i residenti si ribellarono, minacciando di alzare le barricate in occasione della diretta delle immagini del Giro d’Italia di ciclismo, trasmesso quell’anno dalle reti Mediaset, in concomitanza con la tappa di arrivo e partenza dalla città di Cava de’Tirreni della carovana rosa. Oggetto del contendere era nel 1997 l’intitolazione di viale degli Aceri a Gino Palumbo, cavese e storica firma del giornalismo sportivo italiano, già direttore della Gazzetta dello Sport che organizza per l’appunto il Giro d’Italia, ed in predicato di diventare direttore del Corriere della Sera.
A Gino Palumbo, fu poi intitolato un tratto di via Vittorio Veneto proprio all’incrocio con viale degli Aceri.
I cittadini motivarono allora la loro richiesta con ampia documentazione che ricordava al Palazzo di Città come quella piccola via fosse stata tracciata dal sindaco Trara Genoino, illuminato primo cittadino metelliano, a cui vale la pena ricordarlo, è intitolata solo una piccola stradina che passa dietro l’ospedale e raggiunge località Tolomei.
L’opera fu realizzata per consentire ai forestieri, numerosi in quel periodo, di raggiungere direttamente attraverso le campagne, l’Hotel de Londre, oggi conosciuto forse come ex Onpi, immobile di proprietà regionale che versa nel totale abbandono. Per i turisti, diremmo oggi, che arrivavano dalla statale 18 nell’ambito del Gran Tour narrato da Ghoete.
I residenti chiedono che “la decisione venga immediatamente sospesa e riconsiderata, individuando eventualmente un luogo alternativo da dedicare alla figura proposta, senza però cancellare una denominazione storicamente radicata nel tessuto urbano e nella sensibilità dei cittadini.”
D’altra parte, su tutto il territorio comunale si potrà trovare un strada oppure un tratto di un’arteria più lunga da intitolare o meglio ancora una piazza da dedicare al comm. Federico De Filippis anche per non richiamare omonimie con l’altra via Eduardo De Filippis?
Con buona pace di tutti!