Cava de’ Tirreni, Paolo Pecoraro su vicenda presidenza SAD: “Cari consiglieri comunali rimboccatevi le maniche e dedicatevi alla cura degli interessi dei cittadini”
Si ricorda ai consiglieri comunali tutti, e quindi anche all’opposizione, che sotto l’aspetto puramente del ciclo di rifiuti Cava è regredita
Riceviamo e pubblichiamo
Alcuni anni fa la Regione Campania per una maggiore efficienza gestionale ed una migliore qualità del servizio all’utenza, con riferimento ai criteri di ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, ha diviso l’area regionale in Ambiti Distrettuali.
Il nostro Comune è stato inserito nell’area del Sub Ambito Distrettuale Cava e Valle dell’Irno.
Alcuni giorni fa è stata assegnata la presidenza ed è ricaduta sul Sindaco del Comune di Fisciano, mentre al Sindaco cavese solo la co-vice presidenza. Subito l’opposizione cittadina ad accusare Servalli di poca valenza politica nelle stanze che contano, di occupare un ruolo marginale in una importante partita dei prossimi anni. Eppure nel SAD di competenza come Comune siamo quello più importante, quello più popoloso, quello più grande.
Ci si chiede: è veramente solo una questione di peso politico oppure la mancanza di competenze che il nostro primo cittadino e chi lo ha preceduto ha dimostrato di avere in questi anni?
Si ricorda ai consiglieri comunali tutti, e quindi anche all’opposizione, che sotto l’aspetto puramente del ciclo di rifiuti Cava è regredita di tanto con una percentuale di Raccolta differenziata attestata poco più del 65% stabile da oltre 15 anni e questo solo grazie ai cittadini cavesi che, nonostante l’aumento della bolletta, hanno continuato a lavorare per una raccolta differenziata buona.
In quel di Fisciano si supera l’80% di RD quindi qualcosa pur significa. iI quel di Fisciano vengono distribuite le buste ai cittadini per una raccolta ordinata. In quel di Cava invece l’adesione alla strategia “Rifiuti Zero” è rimasta solo sulla carta, il cambio del sistema di raccolta rifiuti non è iniziato, il passaggio dal metodo di calcolo dell’attuale tariffa alla tariffazione puntuale è oramai stato dimenticato, invece sono stati acquistati di nuovo i cassonetti che sono serviti a spendere soldi ed ad “inquinare” il materiale raccolto perché nel loro interno ci si trova di tutto carta, plastica, indifferenziata…
Anche la destra nel suo programma elettorale del 2010, con sindaco Galdi, riguardo i rifiuti voleva attuare la strategia “Rifiuti Zero” ma nulla fu fatto. Questo dimostra che Cava de’ Tirreni a prescindere della forza politica che la rappresenta ha dimostrato, negli ultimi decenni, di non poter più essere faro per i comuni vicinori, non può essere più un punto di riferimento, ha perso lo smalto della Piccola Svizzera e regredisce inesorabilmente grazie ad una classe politica che ritiene gli interessi dei cittadini secondari rispetto a quelli “personali”.
Lo dimostrano le delibere di giunta e di consiglio comunale inattuate (vedi rifiuti, vedi acqua pubblica), lo dimostrano le strade ridotte a colabrodo, lo dimostrano le tariffe alte degli impianti sportivi, lo dimostrano i cantieri infiniti, lo dimostra la fine dell’ospedale cittadino, lo dimostra la vendita dei “gioielli di famiglia” per sanare un bilancio e si potrebbe continuare ancora.
Cari consiglieri comunali rimboccatevi le maniche e dedicatevi alla città di Cava de’ Tirreni ed agli interessi dei suoi cittadini.
Paolo Pecoraro