Cava de’ Tirreni, nuova crociata di Meridione Nazionale questa volta contro i botti selvaggi: i parroci sul banco degli imputati
Così come estirpammo la cattiva abitudine di incendiare arbusti e immondizie varie cancerogene così estirperemo questa pessima usanza

Nuova crociata di Meridione Nazionale questa volta contro i fuochi artificiali selvaggi che si verificano in continuazione nella valle metelliana.
“Domenica scorsa 21 luglio si è visto e sentito un bombardamento al massimo della potenza, dalla mattina alla sera, fino a mezzanotte, a Sant’Arcangelo, manco fossimo a Kiev o a Bagdad. Purtroppo diversi parroci violano la legge e non si rendono conto delle conseguenze a cui vanno incontro”.
E’ quanto si legge nel comunicato di Meridione Nazionale che mette sul banco degli imputati i parroci.
“Ci auguriamo -si legge ancora- che leggano questo nostro post e la smettano limitandosi al gradevole suono delle campane facendo utilizzare i soldi sperperati con botti e fuochi fatui per opere di bene e carità specie ora che Cava versa in una grave condizione di crisi economico finanziaria”.
“Molti animali domestici, cani e gatti -sostiene Meridione Nazinale- per quello che abbiamo potuto sapere sono stati molto male e speriamo che nessuno di questi abbia perso la vita. Dati Istat riportano che 5.000 cani e altrettanti gatti muoiono ogni anno in Italia per via di questi botti selvaggi, cafoneschi e delinquenziali”.
“Così come estirpammo la cattiva abitudine di incendiare arbusti e immondizie varie cancerogene -promette Meridione Nazionale- così estirperemo questa pessima usanza barbara e violenta di sparare delinquenziali botti allucinanti che altro non fanno se non un rumore assordante e insopportabile per i bambini e gli animali”.