Cava de’ Tirreni, nasce l’associazione “Cava 4.0”
Cava de' Tirreni, nasce l'associazione "Cava 4.0"
“Una rivoluzione per portare idee e impegno concreto alla città”. Vincenzo Landolfi presidente
Ritornare ad una politica ricca di entusiasmo e di contenuti, volta alla cooperazione e al coinvolgimento per il bene della città e attenta alle esigenze di tutti: con obiettivi chiari e determinazione si è presentata alla città di Cava de’ Tirreni l’associazione politico culturale Cava 4.0.
All’evento hanno preso parte diverse personalità della società civile cavese e i soci fondatori: Giuseppe Pagliocca, Fabio Russo, Matilde Milite, Marco Pisapia, Fabio Siani, Massimo Esposito, Carmine Avagliano, Maria Màtia Silvestri, Massimo Palladino, Zaira Campanile, Vincenzo Avagliano, Salvatore Carratù, Vincenzo Landolfi, Vincenzo Purgante, Umberto Ferrigno, Emilio Maddalo, Maurizio Vigorito.
“Siamo un gruppo civico lontano da condizionamenti ideologici, autonomo, in cui scopo è quello di creare una classe dirigente che sia capace di incidere concretamente ed efficacemente nella realtà sociale della città”, ha affermato Vincenzo Landolfi, nominato presidente del nuovo movimento. Un soggetto di natura civica che, come è stato spiegato, ha quindi l’ambizione di formare gruppi di persone con specifiche competenze che porteranno il proprio contributo con idee concrete, impegno quotidiano e costante per essere pronti, quando sarà il momento, ad affrontare la competizione elettorale.
A prendere la parola, anche Matilde Milite che ha spiegato di essere stata ispirata ad entrare in questo nuovo movimento dall’entusiasmo che il progetto le ha ispirato: l’essere un contenitore di idee piuttosto che di ideologie. Un’associazione senza vincoli può essere catalizzatore per quanti sono sopiti e restano disinteressati a quanto accade in città. “Cava merita di più. Merita l’impegno di tutti – ha sottolineato Milite – ed è per questo che ritorno a mettermi in gioco, perchè voglio fare qualcosa per la mia città”.
Nel corso dei vari interventi è stato spiegato il concetto che sta dietro al nome 4.0 e all’idea di città circolare, ovvero quello di portare a Cava l’essenza dell’idea che sta alla base della quarta rivoluzione industriale: una città smart, intelligente, che organizza e pianifica servizi alla comunità; una città circolare, sostenibile, che sfrutta la tecnologia in nome della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale oltre che della competitività economica.
Concetti tanto belli quanto affascinanti, ma che probabilmente sono di difficile comprensione per il cittadino comune che vive la quotidianità con ben altri pensieri. Come poter parlare con loro in maniera diretta e facilmente comprensibile per veicolare il messaggio dell’associazione?
A questa domanda ha così risposto Fabio Siani: “Siamo nati da quindici giorni. Abbiamo davanti a noi parecchio tempo, contiamo di strutturarci e arrivare al cuore delle persone in maniera chiara e netta”. “Questa associazione non deve essere considerata una semplice lista elettorale – ha proseguito – Vuole rappresentare un contesto ideale dove i cittadini, le associazioni e anche i partiti politici, possano confrontarsi e dare un contributo di idee. Detto così, sembra piuttosto banale e già sentito, ma contiamo di fare la differenza coinvolgendo il mondo delle associazioni e il cittadino a 360°”.
Un discorso squisitamente politico quello di Fabio Siani, che parla con la sicurezza e il carisma del leader, soprattutto quando entra nei dettagli. “I referenti delle associazioni scriveranno con noi il programma che sarà alla base di un progetto di rilancio della città che vive un momento di grande difficoltà. Chi dovrà giocare un ruolo importante, sarà il mondo delle professioni, da troppo tempo fuori dai giochi, dai tavoli che contano, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Siani non manca di mandare qualche stoccata a quanti si sono mostrati scettici. “Qualcuno ha detto: l’associazione è una costola di Fratelli d’Italia, non ha senso andare alla presentazione. Voglio rispondere a queste persone che non hanno capito proprio nulla! L’associazione è autonoma e indipendente”.
L’associazione Cava 4.0, insomma, pensa in grande e nelle parole di Fabio Siani è difficile non riconoscere il ruolo di un eventuale candidato a sindaco. Del resto, lo scorso mese di gennaio, durante l’assemblea cittadina di Fratelli d’Italia, è stato indicato con convinzione come candidato sindaco di Cava de’ Tirreni per le prossime elezioni comunali. Ed è per questo che gli abbiamo chiesto se è candidato a sindaco, e soprattutto candidato di chi? Di Fratelli d’Italia o di questo nuovo movimento civico?
“Ho dato la mia disponibilità a candidarmi a sindaco proprio durante l’ultima assemblea del partito, dopo aver rimesso la carica di segretario; la mia disponibilità, ribadisco, passa attraverso il percorso di un progetto civico. La città non ha bisogno di vecchi schemi ideologici di partito. La mia appartenenza può essere un punto di forza, ma i patti sono stati chiari. Il fatto che Fratelli d’Italia appoggi la mia possibile candidatura, tutta da vedere, non preclude ad altre forze politiche di appoggiare una candidatura che possa essere espressione di questa associazione”.
Un possibile primo voto, da quanto dichiarato in un’intervista al nostro giornale, potrebbe arrivare a Siani dal presidente del Consiglio comunale Adolfo Salsano il quale ha detto che appoggerebbe Fabio Siani candidato sindaco con l’appoggio di Servalli.
“La dichiarazione di Salsano è quella di un politico molto abile – ha replicato Siani, smentendo con fermezza – Fa parte del gioco politico mettere in essere provocazioni così forti. Salsano ha provato a bruciare il progetto. Avvicinare il nome di Fabio Siani, che ad oggi non è candidato sindaco, all’Amministrazione Servalli significa provare ad affossare il programma. Io non ci sto e porterò avanti, insieme agli altri membri dell’associazione, un progetto di civicità che segnerà in maniera netta discontinuità con l’attuale amministrazione”.