Cava de’ Tirreni, Meridione Nazionale attacca il governatore De Luca e la doppia morale della Sinistra
E' quanto scrive l'avvocato Alfnoso Senatore, coordinatore regionale di Merdione Nazionale, in un comunicato stampa a margine delle recenti polemiche suscitate dalla "marcia" su Roma del governatore De Luca e dalla sua espressione per nulla edificante sulla premier Giorgia Meloni
“Sinceramente non volevo affatto intervenire per non fare il gioco mediatico di De Luca che va invece combattuto in sede politica entrando nel merito delle questioni relative alla Autonomia Differenziata e al tipo di gestione del Governatore della Campania, ma il suo avvocato d’ufficio, Bonavitacola mi ha, in certo qual modo, tirato in ballo citando impropriamente e inopportunamente il Movimento Sociale Italiano partito al quale idealmente appartengo ancora oggi con orgoglio, dignità e onore nella veste di servitore di questo paese che si chiama ancora Italia”.
E’ quanto scrive l’avvocato Alfonso Senatore, coordinatore regionale di Merdione Nazionale, in un comunicato stampa a margine delle recenti polemiche suscitate dalla “marcia” su Roma del governatore De Luca e dalla sua espressione per nulla edificante sulla premier Giorgia Meloni.
“Bonavitacola parla di squadrismo da parte di FdI erede del MSI e di camicia nera (meglio ancora rossastra) che farebbe bene ad essere indossata proprio dal suo governatore per perfezionare la sua caricatura. Immaginate solo per un momento cosa sarebbe accaduto se la Meloni si fosse comportata come lui definendolo, a ragion veduta, str….”, evidenzia Senatore.
“Si sarebbe mosso tutto l’ambaradan di sinistra -afferma Senatore- in marce e fiaccolate gridando al ritorno del fascismo, Costituzione violata, partigiani, resistenza, e chi più ne ha ne metta”.
“Questa la doppia morale della sinistra -accusa Senatore- che giustifica lo squadrismo, le provocazioni e l’arroganza di quello che possiamo definire “fascismo rosso” o come preferisco io “comunismo nero”.
“Non so -conclude- a chi giovino queste carnevalate, di certo so che a pagarne le spese sarà la nostra povera ma sempre tanto amata Italia”.