Cava de’ Tirreni, Massimo Mariconda: “Servalli… se ci sei batti un colpo!”
Perché non prendere responsabilmente atto dello sfaldamento della originaria maggioranza e rassegnare le proprie volontarie dimissioni, salvo attendere un riscontro democratico in Consiglio Comunale
Riceviamo e pubblichiamo
Con l’uscita dalla maggioranza dei consiglieri comunali di Azione: Manzo e De Filippis, in uno alle medesime posizioni assunte, da tempo, dai consiglieri Canora, Avagliano e Gambardella, SERVALLI ha ancora una maggioranza?
Una domanda legittima a cui il Sindaco dovrebbe dare risposta alla città senza limitarsi a vuote rassicurazioni o a frasi di circostanza tipiche di un inopportuno quanto anacronistico politichese.
Perché non prendere responsabilmente atto dello sfaldamento della originaria maggioranza e rassegnare le proprie volontarie dimissioni, salvo attendere un riscontro democratico in Consiglio Comunale: sia esso di ratifoca di una decisione o di conferma della fiducia?
La situazione di Cava, d’altronde, esige una maggioranza coesa, con decisioni da assumere in coerenza ad una linea politica condivisa da una maggioranza stabile e non rimessa a valutazioni del momento e/o a posizioni contraddittorie ed ondivaghe del consigliere di turno, che inficerebbero la efficacia dei provvedimenti da assumere.
Dal Sindaco, insomma, e’ d’uopo aspettarsi una operazione di verita’ verso la città ed una scelta di responsabilità verso se stesso, per fornire alla intera comunità rappresentata una risposta chiara e trasparente in ordine all’eventuale prosecuzione di questa consilatura legittimata da una nuova maggioranza; dove siano chiare le posizioni dei consiglieri e segnatamente di coloro che, in questi anni, hanno assunto, pur senza esprimerle espressamente, posizioni diverse da quelle originarie.
Beninteso, nessuno pretende che non si possa cambiare idea nella vita come nella politica, ma la coerenza di chi ricopre una carica elettiva impone chiarezza di posizione, in primis, in segno di rispetto verso coloro che hanno riposto fiducia con il proprio voto: questo un consigliere lo dovrebbe avere come dovere di coerenza morale prima che politica.
Una maggioranza instabile e ballerina, da ricercare sui singoli provvedimenti, grazie anche ai voti di consiglieri non più organici alla maggioranza, risponderebbe a logiche poco intellegibili per i cittadini cavesi già diffusamente sfiduciati e stanchi di una politica sempre più sconnessa dalla realtà ed autoreferenziale.
Se così fosse assisteremmo ad un inevitabile e definitivo declino della città, governata da una Amministrazione sfiduciata nei fatti, ricattabile in ogni momento e non in grado di adottare, in piena autonomia, decisioni serene e trasparenti nell’interesse esclusivo della città.
Siamo sicuri che questo è quello di cui Cava ha bisogno in questa fase di grande criticità che potrebbe segnare in negativo il destino della città ?
Domande a cui un Sindaco responsabile non potrà sottrarsi, anche a rischio di sancire anzitempo la fine del suo mandato salvando, almeno, la faccia.
I Cavesi fiduciosi attendono.
Massimo Mariconda