Cava de Tirreni, la CGIL ha abbandonato il tavolo delle trattative al Comune
arte Pubblica ha comunicato di avere già ripartito il fondo e liquidato i relativi istituti e che, a seguito di tali operazioni
Si sono tenuti nei giorni scorsi al Comune di Cava de’ Tirreni le riunioni di delegazione trattante per l’area della dirigenza e per il comparto.
“Per quanto riguarda l’area della dirigenza -si legge nel comunicato della CGIL- tutte le sigle sindacali hanno sottoscritto il contratto integrativo come presentato dall’Ente, il quale conteneva complessivamente dei miglioramenti economici per la dirigenza. Giunti alla trattativa sul comparto… la parte pubblica ha presentato un “fondo” contenente un probabile errore idoneo a far perdere già nella prossima annualità circa 30.000 ai lavoratori del comparto. Probabile perché, ed è assolutamente desolante, Parte Pubblica non ha saputo dare spiegazioni”.
“La Parte Pubblica -si legge ancora- ha ribadito non solo la propria esclusiva competenza sulla costituzione del fondo, ma ha anche rappresentato l’impossibilità di modificarlo perché, già munito del parere dei revisori, al 13 dicembre non vi era più il tempo per portare a termine una procedura aggravata dagli adempimenti connessi alla situazione di fragilità finanziaria che sta vivendo il Comune. Successivamente Parte Pubblica ha comunicato di avere già ripartito il fondo e liquidato i relativi istituti e che, a seguito di tali operazioni, aveva previsto con le somme “libere” una progressione economica per il 40% del personale avente diritto e il restante da pagare come performance”.
“Parte pubblica -denuncia la CGIL- si è resa indisponibile a qualsiasi aumento di utilizzo delle PEO… con atteggiamento canzonatorio e sbeffeggiando le OO.SS. e pertanto i lavoratori che esse rappresentano”.
“È il caso di evidenziare che nei giorni scorsi -scrive ancora la CGIL- abbiamo avuto altre due riunioni nell’ambito delle quali abbiamo chiesto di utilizzare il fondo povertà e il fondo di solidarietà comunale per provare a dare un respiro alla dotazione organica attraverso i fondi eterofinanziati e liberi dai vincoli dei bilanci degli Enti strutturalmente deficitari (per gli assistenti sociali vi è proprio un obiettivo di servizio fissato dal Governo) strutturando a tempo pieno tali rapporti di lavoro. Vi era un impegno a richiedere un parere a Corte dei Conti di cui ancora non abbiamo notizie, che non vorremmo seguisse il percorso degli altri impegni (pagamenti della performance annualità pregresse) ancora non evasi nonostante una road map larga e flessibile”.
“Per un Sindacato come la CGIL che riconosce -conclude il comunicato- la contrattazione quale pilastro delle sue azioni, abbandonare un tavolo di contrattazione è stata una scelta sofferta che però significa che si è raggiunto un limite, nelle corrette relazioni sindacali e nella gestione del
personale, che non può più essere accettato!”.
“Se il Comune di Cava continuerà su queste modalità -minaccia la CGIL- se chi rappresenta l’Ente ai tavoli sindacali non porterà a quei tavoli rispetto dei ruoli e delle regole (che invece si palesa quando è presente il Sindaco) diventerà impossibile proseguire sulla strada del confronto e delle trattative e saranno utilizzati tutti gli altri strumenti in dotazione alle OO.SS., ivi compreso il ricorso al riconoscimento giudiziario del comportamento antisindacale”.
clicca qui per leggere il testo integrale del comunicato CGIL