Cava de’ Tirreni, Italo Cirielli esprime stupore per le parole del presidente Adolfo Salsano
Dopo un’attenta lettura della nuova nota istruttoria mandata dalla Corte dei Conti per Cirielli il treno pare giunto al termine perché la giustizia in Italia è lenta, ma inesorabile
“Leggo con stupore l’intervista del Presidente del Consiglio, Adolfo Salsano, non tanto per chi ha espresso il suo pensiero (essendo lo stesso già noto per questo tipo di interventi), bensì per il contenuto, soprattutto in virtù dei recenti episodi, primo fra tutti, l’ultima nota istruttoria inviata dal Corte dei Conti alla maggioranza Servalli, di cui Adolfo Salsano è perno dal lontano 2015”.
Così si esprime il capogruppo di Fratelli d’Italia, Italo Cirielli, in riferimento all’articolo pubblicato da Ulisse online in cui Adolfo Salsano afferma che l’adesione al Piano di Riequilibrio pluriennale è stato un gravissimo errore che lui ha sempre contestato e che è dipeso non solo dalla parte politica, ma anche dagli uffici dirigenziali.
“Salsano, già assessore al Bilancio per il quinquennio 2015/2020 – prosegue il consigliere Cirielli – nell’annunciare la creazione di un nuovo gruppo consiliare (oramai siamo abituati a questi continui cambiamenti all’interno della maggioranza Servalli), con una tentata operazione di maquillage politico, prova a trovare le ragioni dell’attuale situazione economica finanziaria dell’Ente comunale nella scelta di aderire al Piano di Riequilibrio nel 2021. Come se il problema fosse stato quello di aderire a una misura prevista dalla normativa nazionale per permettere agli enti in forte stress economico finanziario (come il comune di Cava de’ Tirreni che, grazia a questa amministrazione, ha accumulato circa 60 milioni di euro di disavanzo) di poter recuperare il disavanzo generato oltre i 3 previsti normalmente dal TUEL, e non il fatto che per anni, anche sotto la sua gestione, in veste di assessore al Bilancio, si sono accumulati circa 12 milioni di euro di debiti fuori bilancio, per lo più per previsioni contrattuali, e quindi non spese di carattere straordinario, e, come da lui detto, finanche per il gettoni di presenza dei consiglieri comunali, elemento posto a fondamento del funzionamento dell’ente comune”.
Il capogruppo di FdI incalza e puntualizza: “In un mondo che non va al contrario come quello di Salsano, purtroppo, la normalità è quanto sta accadendo. Invece per lo stesso sarebbe stato meglio continuare a provare di nascondere le prove dell’omicidio (in questo caso dei milioni di euro di disavanzo, fra l’altro generati, parzialmente, anche sotto la sua gestione, come assessore al Bilancio), sperando che la patata bollente passasse nelle mani del prossimo malcapitato”.
“Su questo punto -continua Cirielli- per quanto non abbiamo votato come Fratelli d’Italia il piano di riequilibrio, né l’adesione perché entrambi gli atti erano redatti e proposti in maniera raffazzonata, siamo convinti che sulla scelta di aderire al piano il sindaco Servalli e l’assessore Garofalo abbiano fatto la scelta giusta. Continuare a nascondere quanto di male è stato fatto per i conti dell’Ente e quindi con i soldi dei cittadini, così come avrebbe voluto, sarebbe stato un atto di codardia imperdonabile”.
Infine, Cirielli conclude: “Fra l’altro, il tentativo di un gruppetto capitanato dal Presidente del Consiglio di ridarsi una verginità politica, cercando di supportare un civico in teoria estraneo a questa amministrazione, nella pratica chiaramente dialogante con la stessa, come Luigi Petrone, rende l’idea di come per l’attuale centrodestra sia realmente complicato mandare il sindaco Servalli e il suo entourage a casa, come fra l’altro ci chiede la maggioranza della città. A ogni modo, dopo un’attenta lettura della nuova nota istruttoria mandata dalla Corte dei Conti all’Ente, c’è poco da fare per l’Amministrazione Servalli e la maggioranza consiliare, sia civica che di centrosinistra, che l’ha accompagnata in questo nefasto percorso. Il treno pare giunto al termine perché la giustizia in Italia è lenta, ma inesorabile”.