Cava de’ Tirreni, Italo Cirielli chiede la convocazione della Commissione Controllo e Garanzia sulla vicenda del servizio di pubblica illuminazione
Sul banco degli imputati la concessione del servizio integrato di pubblica illuminazione del Comune di Cava de’ Tirreni della durata di
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Italo Cirielli, rende noto di aver inoltrato alle autorità comunali preposte la richiesta di convocazione della Commissione Controllo e Garanzia per discutere della incresciosa vicenda sollevata dal consigliere Antonio Barbuti, riguardante il servizio di pubblica illuminazione nella città metelliana.
Sul banco degli imputati la concessione del servizio integrato di pubblica illuminazione del Comune di Cava de’ Tirreni della durata di venticinque anni.
“In seguito a quanto espresso dal consigliere Barbuti – precisa Cirielli – durante la seduta consiliare del 12 luglio 2022 e ribadito in una recente PEC del 23 luglio 2023 riguardo la concessione del servizio integrato di pubblica illuminazione del Comune di Cava de’ Tirreni della durata di venticinque anni e la ipotizzabile sottrazione dalle Casse comunali di euro 30 milioni e 600 mila, chiedo che venga convocata la Commissione Controllo e Garanzia per discutere della vicenda e chiarire una situazione che di chiaro non ha nulla. A tal proposito l’Amministrazione aveva scelto di dare un incarico di consulenza legale per fare un’analisi del caso specifico e, dopo un anno, dopo un avviso pubblico, dopo che quattro professionisti avevano dato riscontro allo stesso, solo ieri l’amministrazione ha deciso di ritirare il bando, vista la lungaggine del provvedimento di individuazione dello stesso (bisognerebbe domandarsi perché si è impiegato un anno per fare ciò), e nominare direttamente lo stesso professionista. L’augurio è che lo stesso sarà un valido professionista e soprattutto che con imparzialità riuscirà a dare riscontro alle esigenze di questo ente”.
“E’ doveroso – conclude il consigliere Cirielli – che restino accesi i riflettori della trasparenza e della legalità su una vicenda dai contorni nebulosi che, se risultasse vera, avrebbe gravato enormemente sia sul Bilancio comunale che sulle tasche dei cavesi”.