Cava de’ Tirreni, interrogazione di Italo Cirielli sulla presenza al Comune dell’ex portavoce del sindaco Servalli
Cava de' Tirreni, interrogazione di Italo Cirielli sulla presenza al Comune dell'ex portavoce del sindaco Servalli
“Situazione inaccettabile, in palese violazione di legge”
Presentata nella giornata di ieri dal consigliere comunale di opposizione (Fratelli d’Italia), Italo Cirielli, una interrogazione a risposta scritta al segretario generale e al sindaco Servalli in merito alla presenza dell’ex portavoce del primo cittadino, Salvatore Ferrara, all’interno del comune.
“Pare che Ferrara – chiarisce Italo Cirielli – continui ad operare presso Palazzo di Città, non si sa in quale posizione e ruolo, con una stanza e apparati elettronici a propria disposizione, in violazione della normativa sulla privacy proprio perché non più dipendente pubblico. Situazione inaccettabile”.
“Ultimamente, poi, in seguito alle pressioni giornalistiche – aggiunge il consigliere comunale di FdI – sembrerebbe che Ferrara dalla sua ex stanza si sia trasferito in quella dell’assessore Armando Lamberti, ugualmente e palesemente in violazione di legge”.
“Se a questo – specifica Cirielli – si aggiunge il fatto che dal Comune escono comunicati anonimi senza firma dell’addetto stampa, sembra chiaro che per il Comune potrebbero derivarne gravi conseguenze, per causa di lavoro e danni da risarcire per eventuali infortuni sul lavoro, pur se fosse gratuito”.
“Visto, anche, l’esposto diffida presentato dall’Avv. Alfonso Senatore alle competenti autorità – scrive il consigliere Cirielli nella sua nota – si interrogano segretario generale e sindaco per sapere quanto c’è di vero nell’esposto diffida di Meridione Nazionale; in che veste il sig. Salvatore Ferrara è presente nelle stanze del Palazzo di Città e in particolare nella stanza dell’assessore Armando Lamberti; se sia stato autorizzato da qualcuno; quali provvedimenti si intendono adottare per far cessare tali abusi continuati, se fossero veri, la cui responsabilità amministrativa, patrimoniale e penale potrebbe ricadere nei confronti dell’ente, ma anche nei Vostri confronti; se esiste un ufficio stampa e se si da chi è composto; chi materialmente usa carta intestata con il simbolo del Comune per stilare comunicati anonimi”.
“Tutto ciò -conclude Italo Cirielli- nell’interesse Vostro e della cittadinanza tutta per fare chiarezza su quanto precedentemente esposto”.