Cava de’ Tirreni, in ricordo di Nino Maiorino
Nino non era un giornalista, nel senso che non era iscritto all'Ordine, ma a differenza di tanti iscritti, era uno che si guardava intorno, se doveva dire la sua non si preoccupava di farsi dei nemici né tantomeno di lisciare il pelo ai politici e ai nostri amministratori comunali quale che fosse il loro colore politico

Nino Maiorino ci ha lasciato. All’improvviso. E’, purtroppo, una di quelle notizie che mai avremmo voluto ricevere. Così come mai avrei voluto scrivere queste poche righe.
D’altro canto, Nino, nonostante fosse un ottantenne, aveva una vivacità e una curiosità intellettuale dirompente, da far invidia persino ad un giovanissimo. Vero è che negli ultimi tempi, per problemi di vista, si era dovuto fermare. Eravamo tutti convinti, io per primo, che però fosse qualcosa di temporaneo. Questione di qualche mese, pensavo, e Nino, riacquistata in pieno la vista, mi avrebbe nuovamente inondato di articoli e commenti.
Purtroppo, non è stato così.
Pochi giorni fa, martedì scorso per la precisione, gli avevo mandato di prima mattina un messaggio su WhatsApp: «buongiorno Nino, come va? ti stai riprendendo?». Nelle ore successive mi aveva chiamato. Mi aveva spiegato che continuava ad avere problemi di vista, ma che si augurava che un prossimo intervento, ad Eboli se non erro, potesse essere risolutivo. Era molto dispiaciuto di non poter leggere e scrivere. Era qualcosa che lo angustiava. A maggior ragione per la sua curiosità e vivacità intellettuale che lo portava ad interessarsi e leggere di tutto, per poi riversare le conoscenze acquisite, accompagnate dalle sue personali considerazioni, negli articoli che postava nel gestionale del giornale in attesa della loro pubblicazione. Avevo colto un velo di tristezza, quando in un passaggio mi aveva raccontato della perdita negli ultimi tempi di alcuni amici e comuni conoscenti. Ci eravamo lasciati nella speranza che quanto prima potesse ritornare a leggere e a scrivere per Ulisse on line.
Poi, purtroppo, stamani la notizia della sua scomparsa, che ha profondamente addolorato non solo chi scrive bensì tutti gli amici della redazione e i collaboratori di Ulisse on line nella cui chat, tra l’altro, fino a pochi mesi fa puntualmente Nino postava dei proverbi in napoletano. In suo omaggio, uno dei nostri collaboratori, Remo Angrisani, su suggerimento di un’altra collaboratrice redazionale, Elvira Coppola Amabile, ha raccolto questi post clicca qui .
Che dire di Nino? Era innanzi tutto una persona perbene. Non sempre condividevo, com’è normale e giusto che sia, tutti i suoi scritti che pubblicavo. Nino, però, era molto rispettoso dei ruoli. Per educazione e con intelligenza, era perfino lui a sollecitarmi di intervenire, da un punto di vista redazionale, qualora qualcosa da lui scritto non mi convinceva. Sta di fatto che, per anni, mi mandava almeno un articolo al giorno. Spaziava su tutto. Dalla cronaca nera al cinema, dall’arte alla politica tanto nazionale che locale.
Nino non era un giornalista, nel senso che non era iscritto all’Ordine, ma a differenza di tanti iscritti, era uno che si guardava intorno, se doveva dire la sua non si preoccupava di farsi dei nemici né tantomeno di lisciare il pelo ai politici e ai nostri amministratori comunali quale che fosse il loro colore politico.
Nino nella vita aveva fatto altro. Ragioniere e perito commerciale era stato dirigente bancario, ma, come lui stesso aveva scritto nella breve nota biografica a corredo dei suoi articoli sulla nostra testata, era un “appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza”. Aveva scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi (dove anch’io avevo scritto e grazie al quale mi ero iscritto all’Ordine), a “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Poi, una volta trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980 aveva collaborato per anni con “Il Castello”, con “Confronto”, il mensile da me fondato e diretto quasi per un decennio, poi in questi ultimi dieci anni con “Ulisse on line”.
Insomma, era un giornalista di fatto, per ciò che può contare, soprattutto oggi, la distinzione con i giornalisti iscritti all’Ordine.
Confesso che scrivere queste poche righe hanno un po’ alleviato la tristezza di questo momento.
Nino ci mancherà. Alla signora Carmela e ai familiari tutti va il profondo cordoglio di tutti gli amici di Ulisse on line in questo momento di dolore.
Addio, caro Nino, che la terra ti sia lieve.