Cava de’ Tirreni, in bilico la maggioranza del sindaco Servalli. I tre consiglieri comunali di “Cava ci Appartiene-Democratici” sono sul piede di guerra
Il mio voto sarà favorevole per senso di responsabilità e per motivi squisitamente tecnici, afferma Armando Lamberti. Dal punto di vista politico il gruppo "Cava ci Appartiene- Democratici, nelle persone dei consiglieri Leo e Salsano, esprime voto di astensione
“Avrei dovuto dichiarare, a nome del Gruppo “Cava ci Appartiene- Democratici”, come avevamo concordato insieme ai consiglieri Adolfo Salsano e Danilo Leo, il voto di astensione su tutti i punti all’Ordine del giorno, in quanto riteniamo di doverci necessariamente collocare in una posizione di attesa di un chiarimento politico definitivo che abbiamo fortemente richiesto e che è stato sinora eluso, ma, con grande senso di responsabilità, per evitare che la nostra posizione politica potesse essere intesa come un atto di sfiducia all’Amministrazione in carica, abbiamo deciso, per tutelare l’interesse generale della città, di diversificare il voto, poiché non è nelle nostre intenzioni sfiduciare l’Amministrazione comunale. Il mio voto sarà favorevole per senso di responsabilità e per motivi squisitamente tecnici. Dal punto di vista politico il gruppo “Cava ci Appartiene-Democratici, nelle persone dei consiglieri Leo e Salsano, esprime voto di astensione. Il chiarimento politico che richiediamo è urgente, necessario e imprescindibile. Il punto è la sfida della convivenza politica, riuscire a collaborare senza rinunciare ciascuno alla propria identità”.
Con questa articolata dichiarazione, durante la seduta di Consiglio comunale, il consigliere comunale Armando Lamberti ha chiarito la propria posizione, e quella degli altri membri del gruppo consiliare da lui capeggiato, in seno all’Amministrazione Servalli.
“La necessità di chiarezza sui rapporti politici all’interno della maggioranza che questi ultimi avvenimenti hanno ulteriormente incrinati – ha proseguito Lamberti – mi porta a ricordare Goethe quando affermava che “La chiarezza è una giusta distribuzione di ombre e di luci”; ecco, noi chiediamo, viste le ombre di questi ultimi giorni e settimane, di avere le luci necessarie per continuare a restare con convinzione e passione in questa maggioranza”.
I segnali per un colpo di scena, o quantomeno, per una seria crisi, c’erano già stati dal principio della seduta quando il presidente del Consiglio comunale, Adolfo Salsano, si era presentato in aula con un notevole e insolito ritardo insieme ai suoi colleghi del gruppo Cava ci Appartiene-Democratici, Armando Lamberti e Danilo Leo.
Una premessa alla conclusione che è stata poi svelata durante la seduta consiliare e che è frutto di una decisione maturata in seguito al rientro in maggioranza dei consiglieri di Azione, Federico de Filippis, e Franco Manzo e della contemporanea nomina di Lorenzo Santoro ad assessore all’Urbanistica.
Il contrasto è sorto in seguito all’atteggiamento ritenuto sprezzante e irriverente tenuto dai consiglieri comunali di Azione Federico De Filippis e Franco Manzo nei riguardi sia dell’operato che della stessa persona del prof. Armando Lamberti, oltre che del presidente Adolfo Salsano, il quale ha ribadito di non ritenere condivisibili le condotte politiche espresse nelle sedi istituzionali dai colleghi consiglieri de Filippis e Manzo, e di essere dell’opinione che a questi comportamenti inopportuni debbano corrispondere atti politici conseguenziali di segno contrario nelle stesse sedi istituzionali.
In verità, nella giornata di ieri si era diffusa la notizia dell’ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Servalli che sarebbe partita dal consigliere Salsano a caccia di firme sia nella maggioranza che nell’opposizione. Indiscrezione, però , che non ha trovato alcuna conferma e smentita dai fatti di stasera, ma che dà ugualmente contezza del clima pesante e dell’estrema frammentazione, condita di ostilità e sfilacciamento che regna ormai in maggioranza.
Per il momento l’Amministrazione Servalli resta a galla con l’appoggio dello stesso Lamberti, per senso di responsabilità e per la sua visione politica improntata ad un decoro ed una nobiltà di intenti che trova scarse adesioni nell’attuale parlamentino cittadino. La questione è però solamente congelata. Il Sindaco sarà costretto ad affrontarla e a dare risposte chiare e soddisfacenti ai suoi “consiglieri ribelli” se vuole evitare che l’acquisizione dei due membri di Azione non vedrà come conseguenza la fuoriuscita di tre membri dalla maggioranza con il risultato di non avere più i numeri per governare.