Cava de’ Tirreni, il Pd provinciale scende in campo a difesa del vicesindaco Senatore
Nell'occhio del ciclone dei vertici del Pd salernitano è finita l'assessore Lorenza Iuliano, ancora data come la candidata più accreditata a sostituire Nunzio Senatore. Sembra che alla Iuliano sia stato chiesto di non accettare l'eventuale nomina, diversamente non solo il Pd prenderà le distanze dalla nomina, ma addirittura c'è chi propone la sua espulsione dal partito
In queste ultime ore si è registrata una brusca frenata per quanto riguarda la revoca dell’incarico di vicesindaco a Nunzio Senatore da parte del sindaco Servalli.
A mettersi di traverso, stando alle voci raccolte negli ambienti democrat, è stata la segreteria provinciale del Pd. E’ scesa pesantemente in gioco bloccando di fatto l’operazione di rimozione di Senatore da vicesindaco da tempo covata da Servalli.
Nell’occhio del ciclone dei vertici del Pd salernitano è finita l’assessore Lorena Iuliano, ancora data come la candidata più accreditata a sostituire Nunzio Senatore. Alla Iuliano il partito ha chiesto di non accettare l’eventuale nomina a vicesindaco, diversamente non solo il Pd prenderà le distanze, ma addirittura viene paventata la sua espulsione dal partito. Sembra anzi che la Iuliano sia stata convocata al partito a Salerno e che sia già pronto un documento politico di condanna se sarà partecipe attiva in una simile operazione. In ogni caso, la reazione di alcuni esponenti del Pd cavese così come della segreteria provinciale sono state molto dure rispetto all’eventuale sostituzione forzosa di Nunzio Senatore.
Insomma, il Pd anche se in ritardo e con evidente difficoltà non intende subire un simile affronto da parte del sindaco Servalli. In altre parole, mortificare un suo esponente di spicco come Nunzio Senatore significa arrecare un non più tollerabile sgarbo direttamente al Pd.
Più chiaro di così.
La situazione, però, resta fluida. A quanto si sa il Pd metelliano resta diviso e in ambasce. La Iuliano sembra più che intenzionata ad accettare la nomina a vicesindaco. In altre parole, non intende sottostare al diktat ricevuto. Molto probabilmente la Iuliano sa che può contare su delle protezione nello stesso Pd provinciale. E quindi pronta a sostenere un eventuale braccio di ferro.
Chi però sta riflettendo sembra sia il sindaco Servalli. Resta intatta la sua volontà di sostituire a tutti i costi Nunzio Senatore, ma neanche vuol rischiare di far saltare il banco. Per ora, quindi, preferisce vestire i panni del temporeggiatore.
Nel Pd cavese, ad ogni modo, si scontrano due linee. Quella che si accontenterebbe della revoca dell’incarico di vicesindaco ma facendo restare Nunzio Senatore assessore. E quella di chi invece è assolutamente contrario a quello che viene considerato un sopruso e una mortificazione da parte di Servalli. In mezzo, sembra ci sia il segretario cittadino Massimiliano De Rosa, la cui testa è in procinto di rotolare, forse anche prima di quella di Nunzio Senatore.
Una cosa sembra certa. Nunzio Senatore se sarà privato del vice-sindacato presenterà le sue dimissioni da assessore. Un gesto politico forte, ma anche un modo per non dare alibi a chi nel partito pensa di banchettare politicamente sulla sua rimozione. Un modo, però, anche per uscire da questa compagine ormai alla deriva con dignità e come vittima della prevaricazione del sindaco Servalli, rivelatosi sempre più un “agnello mannaro”.
D’altro canto, senza volerlo, defenestrandolo, Servalli forse farà un favore elettorale proprio al suo ex amico Nunzio Senatore in vista delle prossime elezioni regionali. Senza la zavorra di questa amministrazione fallimentare, potrà di sicuro puntare a ricevere più consensi. In questo, Nunzio Senatore è un campione, al momento imbattibile in città.