scritto da Carolina Milite - 13 Giugno 2024 14:34

Cava de’ Tirreni, il movimento “Cava Sia-Finalmente Cava” accusa: “L’Amministrazione Servalli silenzia i cittadini al CAD”

Un vero e proprio atto autoritario probabilmente finalizzato a silenziare tutti quei cavesi che avrebbero magari avuto anche molte cose scomode da dire

il consigliere Eugenio Canora (foto Aldo Fiorillo)

“Dopo che, nei giorni scorsi, uno dei ventriloqui del Sindaco, a mezzo WhatsApp, aveva ufficiosamente “avvertito” il Coordinamento Civico che il convegno dal titolo “Costruisci la TUA Città. La parola ai Cavesi”, fissato per il 14 giugno al CAD (Centro per l’ Artigianato Digitale) in viale Crispi,, “non s’aveva da fare”, è puntualmente giunto dall’Amministrazione Servalli, nella giornata di ieri, il provvedimento ufficiale di diniego all’utilizzo della struttura”.

 

Così principia il comunicato stampa diramato dal coordinamento civico “Cava Sia -Finalmente Cava”, rappresentato in consiglio comunale da Eugenio Canora, circa il forzato slittamento del convegno in seguito al diniego dell’Amministrazione comunale a utilizzare quello spazio per il meeting.

 

“Un fatto gravissimo – prosegue la nota stampa – un vero e proprio atto autoritario probabilmente finalizzato a silenziare tutti quei cavesi che avrebbero magari avuto anche molte cose “scomode” da dire”. Nel richiamare l’art. 5 della convenzione stipulata a suo tempo col CAD, l’Amministrazione ha, di fatto, “messo il bavaglio” a tutti quei cittadini che il Coordinamento aveva invitato ad esprimersi rispetto alla trattazione delle tre importanti tematiche proposte (Frazioni, Beni comuni, Viabilità e trasporti). Per inciso, secondo quanto previsto dal medesimo articolo, tale convegno si sarebbe potuto tenere al CAD solo se fosse rientrato tra le manifestazioni “previste dall’art. 5 della convenzione ovvero nelle 20 giornate a disposizione dell’Amministrazione”.

 

Il coordinamento non lesina parole dure a esporre le proprie ragioni rispetto al diniego ricevuto: “È, dunque, caduta la maschera: i cavesi non possono esercitare il loro diritto a partecipare ad un evento pubblico come protagonisti del dibattito sul futuro della città e, di conseguenza, non possono esprimersi liberamente ma solo (e soltanto) nel ristretto ambito di iniziative preventivamente concordate con l’Amministrazione stessa”.

 

Imfine, arriva la.stoccata finale: “Tranquilli tutti, noi non ci perdiamo d’animo tanto facilmente! Il convegno si farà altrove e a breve e sarà solo il primo passo per restituire ai cittadini il diritto ad esprimersi, partecipare e decidere per il futuro di Cava: diritto di cui, allo stato – come, ancora una volta, testimonia quanto accaduto in questa circostanza – sono stati completamente espropriati”.

 

Come era prevedibile, gli animi cominciano a infervorarsi nell’agone politico cittadino e ognuno utilizza i propri mezzi  e le armi a propria disposizione. Di certo, ne vedremo ancora delle belle da qui alla prossima primavera quando, sembra abbastanza verosimile, torneremo a votare i nostri rappresentanti provinciali.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.