scritto da Nino Maiorino - 22 Ottobre 2023 06:40

Cava de’ Tirreni, il Lions Club Cava-Vietri festeggia il 40° anniversario

Ci giunge, e volentieri pubblichiamo, il comunicato trasmesso dall’Addetto stampa del Lions Club Cava-Vietri, che riguarda l’avvio del 40° anniversario di questo prestigioso Club il quale è nuovamente presieduto dall’Avv. Francesco Accarino.

Non era mai accaduto, negli anni precedenti, che il Club fosse stato retto per due anni dallo stesso presidente, fatta eccezione per il primo, l’Avv. Andrea Angrisani, che lo fondò, e per tradizione il primo presidente rimane in carico nel primo biennio.

Questo giornale ne ha già dato notizia in data 14 e 17 ottobre.

Ma quest’anno per il club è particolare perché è come se vivesse una seconda giovinezza ed è per questo motivo che i soci hanno voluto riaffidalo all’Avv. Accarino, il quale, dopo aver ricoperto numerosissime cariche nell’ambito del distretto lionistico 108YA, fino a quella apicale di Governatore, volentieri ha accettato, e sta programmando le attività dell’anno 2023-2024.

E tante informazioni, curiosità, anche su Cava, sono state svelate, nell’incontro organizzato in data 19 ottobre dal Lions Club Cava-Vietri, nella prestigiosa cornice del salone di rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni, dal Prof. Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione del Banco di Napoli, e dal Prof. Andrea Zappulli, esperto e archivista presso l’ ”Archivio Apodissario”.

Incontro interessante, con l’intervento dell’avv. Francesco Accarino, già Governatore distrettuale, presidente del Lions Club Cava de’ Tirreni Vietri, promotore dell’appuntamento.

Importanti presenze in platea: dal Governatore del Distretto 108 Ya dott. Pasquale Bruscino, al Presidente di Union-camere e della CIIAA di Salerno ing. Andrea Prete, dall’On. Guido Milanese, consulente del Ministro BCA a prestigiose personalità: magistrati, professionisti, rappresentanti delle istituzioni, soci Lions e Leo, ospiti Lions di diverse provincie della Campania.

Come si svolgevano i rapporti commerciali nei territori meridionali tra il XVI e il XVII secolo? Chi comprava? Chi vendeva? Cosa si comprava? Cosa si vendeva? Quali erano i rapporti economici prevalenti e chi ne erano i protagonisti?

Molte risposte a queste domande sono contenute nell’Archivio storico della Fondazione del Banco di Napoli, che è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.

Il Presidente Abbamonte ha descritto le finalità della fondazione: sociali, economiche e culturali, educative, scientifiche e innovative, solidaristiche e caritatevoli; ha poi evidenziato l’impegno nella valorizzazione della documentazione e del patrimonio che riguarda l’Italia meridionale, richiamando gli eventi storici che hanno favorito, in epoca medievale, il passaggio dalla moneta ai titoli di credito.

Il professor Zappulli ha indicato le modalità di conservazione della enorme quantità e ricchezza documentale dell’archivio della Fondazione BdN e ha spiegato come, nei 400 anni di raccolta, sia narrata minuziosamente la vita del mezzogiorno d’Italia, descritta dagli atti bancari: una vitalità che appaga la curiosità sulle attività e i rapporti sociali nei vari territori d’Italia e del meridione in particolare.

Da alcuni atti risultano rapporti di abitanti, orgogliosamente dichiaratisi “Della Cava”, con i banchi napoletani, indicati per nome, e la causale del rapporto sociale sottostante l’emissione del titolo di credito.

I presenti sono rimasti affascinati dagli aspetti, realistici e intriganti, della ricerca che, pur apparendo storica e distante dagli interessi attuali, rivela vitalità e brillantezza, che incuriosiscono.

Soprattutto la catalogazione nominativa e la provenienza dei singoli interessati permette approfondimenti sulle attività, la genealogia, le notizie del dinamismo economico, dei ceti economicamente dominanti nell’arco dei secoli.

Al termine, il prof. Abbamonte ha invitato i presenti a visitare la Fondazione e ad appagare le loro curiosità, estendendo soprattutto l’invito a giovani e studenti.

Qualche ulteriore notizia sull’ imponente Archivio storico del Banco di Napoli, riconosciuto Patrimonio Unesco.

Nel 1794, Ferdinando IV di Borbone riunì tutti i pubblici banchi in un Banco Nazionale di Napoli.

Il Fondo conserva numerosi documenti relativi all’attività di otto banchi pubblici operanti nella città dal XVI al XIX secolo, consentendo ricostruzioni storiche di età moderna attraverso le ricchissime informazioni legate agli scambi bancari ed è testimonianza della storia economica, creditizia, politica, culturale e artistica, non solo del Regno di Napoli, ma anche degli Stati europei e del mondo intero.

Molti documenti attestano la grande vivacità degli imprenditori e commercianti cavesi nel settore dei tessili e delle riggiole.

Uno dei momenti celebrativi dei 40 anni del Lions Club Cava-Vietri.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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