Cava de’ Tirreni, il Consiglio delibera le linee d’indirizzo per la concessione in gestione dell’ex Mediateca
Cava de' Tirreni, il Consiglio delibera le linee d’indirizzo per la concessione in gestione dell'ex Mediateca
Finalmente, dopo mesi di rinvii, sono state approvate in Consiglio comunale le linee d’indirizzo per la concessione in gestione Palazzo delle Arti e della Cultura (ex Mediateca), al palo da due anni.
Il Palazzo delle Arti e della Cultura –questo è il nuovo nominativo della struttura, come ha spiegato al Consiglio l’assessore al Patrimonio, Lorena Iuliano- avrà spazi espositivi, sarà sede di eventi di spettacolo, polo di studi e ricerca, laboratorio artistico e culturale capace di mettere in connessione le energie creative del territorio con quelle nazionali.
Il Comune non ha la forza economica per sostenere le spese economiche, ha precisato la Iuliano, esponendo una triste verità nota a tutti, per tale motivo si è deciso di darlo in concessione.
I provvedimenti e le linee di indirizzo hanno ricevuto il voto favorevole della maggioranza, eccetto Leo che si è astenuto, e quello negativo della minoranza compatta.
La Mediateca è chiusa da quando è stata revocata la concessione all’ultimo gestore dopo che per il veglione di San Silvestro del 2019 aveva organizzato un party danzante senza aver fatto richiesta di permessi e avendo venduto un numero di biglietti oltre la reale capienza del locale. Da allora versa in condizioni di abbandono ed incuria.
La votazione in Consiglio comunale darà il via all’iter per cercare un nuovo soggetto gestore della struttura posta nel cuore di Cava de’ Tirreni. I tempi non saranno brevi.
La minoranza si è mostrata scettica rispetto al progetto impostato dalla maggioranza. Teme che diventerà, così come è stata impostata la delibera, una mera attività di somministrazione di bevande e alimenti. Oltre a ciò, i consiglieri di minoranza hanno palesato l’idea che sarebbe stato meglio proporre la realizzazione di un polo culturale che coinvolgesse, sia l’ex convento di San Giovanni, sia l’ex Mediateca, in maniera da rendere la struttura più allettante sotto il profilo economico agli eventuali gestori che dovranno sobbarcarsi oneri finanziari non indifferenti e trarne un adeguato ricavo economico.