Cava de’ Tirreni, il consigliere Giordano sull’Ospedale: “Disagi per i cittadini con la sospensione Ambulatorio Accessi Vascolari”
Cava de' Tirreni, il consigliere Giordano sull'Ospedale: "Disagi per i cittadini con la sospensione Ambulatorio Accessi Vascolari"
“Voglio sollecitare l’attenzione e l’attivazione del Sindaco e dell’Assessore al ramo sull’ennesimo disagio provocato ai cittadini con la sospensione di un altro servizio all’ospedale di Cava de’ Tirreni”.
A parlare è il dottor Raffaele Giordano, consigliere comunale di minoranza, riguardo la sospensione dell’attività ambulatoriale degli “Accessi Vascolari“.
“Questa volta – spiega Giordano in una pec inviata al sindaco Servalli e all’assessore Lamberti – a farne le spese sono i pazienti che devono sottoporsi a terapia farmacologiche endovenosa a lungo termine. Dal 1° dicembre 2021 è stato sospeso il servizio ambulatoriale degli “Accessi Vascolari” che impiantava i cateteri venosi centrali a permanenza tipo “PICC”. Si tratta di cateteri fissi che servono per le terapie negli oncologici, nelle cure palliative e del dolore, nei geriatrici, nelle immunoterapie, nelle trasfusioni e nei pazienti allettati. Tale ambulatorio, attivo da 4 anni, ha impiantato circa 150/200 cateteri all’anno ed effettuato circa 2500 prestazioni su pazienti provenienti dal territorio per svariate cause.
Il servizio rientrava tra gli ambulatori di Anestesia e Rianimazione, ma era gestito ed erogato prettamente dal personale infermieristico specializzato, tuttora presente in ospedale. Pertanto non si comprendono le motivazioni che hanno portato alla sospensione di un servizio fondamentale per i cittadini del territorio e non solo, che in mancanza dovranno recarsi in ospedali lontani da Cava con notevoli disagi in un periodo già difficile (si allega l’elenco dei centri in Campania). Pertanto, la sospensione dell’ambulatorio aggiunge sofferenza a pazienti già provati dalla sofferenza.
Un altro tassello del “Santa Maria dell’Olmo” viene smontato, pezzo dopo pezzo, in una lenta e inarrestabile agonia e sulla pelle dei pazienti di un vasto bacino territoriale che comprende, oltre la valle metelliana, anche la vicina Costa d’Amalfi.
La speranza del consigliere Giordano, e non solo, è che si operi in un intervento e una celere interlocuzione con la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ruggi.