Cava de’ Tirreni, ieri su Movida e Sicurezza proficuo incontro con il Prefetto della delegazione FdI
“Ieri lunedì 13, alle ore 16.30 si è tenuto un proficuo incontro con il Prefetto Francesco Russo e il capo di gabinetto dr.ssa Fracassi, con la delegazione di FdI”.
Principia così il comunicato stampa a firma dell’avvocato Alfonso Senatore, nella sua qualità di Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia per la Sicurezza Legalità e Immigrazione.
“I parlamentari -si legge ancora nel comunicato- hanno evidenziato l’alta professionalità delle Forze dell’Ordine ben guidata a protezione dell’ordine e la sicurezza pubblica, nonostante il numero del personale ridottissimo e l’età alquanto avanzata degli operatori. Bisogna rinfoltire le file con almeno altri 10.000 agenti e soprattutto abrogare quell’abominio di legge sulla tortura che non pochi problemi crea alla legale attività delle Forze dell’Ordine che non sono affatto dei torturatori ma bensì ottimi servitori dello Stato che andrebbero meglio pagati”.
“Il consigliere Italo Cirielli-prosegue Senatore- vista la sua giovanissima età ha esposto tutti i problemi della movida cavese, mentre l’avv. Meluso già ispettore di polizia e comandante dei Vigili Urbani ha evidenziato le problematiche ricadenti sui Vigili Urbani che dovrebbero essere impegnati nei vari controlli di competenza proprio nelle ore e nei giorni in cui si svolge la “movida selvaggia””.
L’avv. Alfonso Senatore, già assessore alla sicurezza a Cava de’ Tirreni, ha consegnato al Prefetto una relazione che affronta il problema in tutti i suoi aspetti in modo dettagliato e specifico specie in ordine al disturbo della quiete pubblica che provoca in tutti i residenti della zona che sono a dir poco disperati.
“Noi siamo per una movida responsabile e sicura -spiega Senatore- che non crei fastidi ai limiti del reato. Bisogna pianificare iniziative di contrasto al fenomeno della mala movida a favore di una buona movida tranquilla soprattutto per i nostri giovani, schiva da alcool e droga. Il problema non riguarda solo la repressione, ultima arma da mettere in atto solo se necessaria, ma di natura più che altro educativo, culturale e preventivo. Per questo ci piacerebbe, così come è avvenuto a Potenza che venga convocata una seduta allargata del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per pianificare iniziative di contrasto al fenomeno della “mala movida e di prevenzione a quello del disagio giovanile”.
Massima attenzione al fenomeno da parte del Prefetto, il quale “ha inoltre evidenziato da un lato l’importanza del ruolo svolto dalle Forze dell’Ordine nel contenimento di episodi di mala movida, truffe agli anziani e furti a Cava, connessi a comportamenti che minano la civile convivenza e accrescono la percezione di insicurezza da parte dei cittadini, dall’altro ha rimarcato l’esigenza di una azione corale e integrata, idonea a strutturare una risposta di sistema che coinvolga interlocutori istituzionali e privati, necessaria a realizzare una rete di governance per la gestione del fenomeno del disagio giovanile”.