Cava de’ Tirreni, Identità + Tradizione: “Mettiamo insieme i moderati per il dopo Servalli”
“I consiglieri di maggioranza hanno votato il rendiconto 2022 nonostante il parere sfavorevole dei revisori dei conti. l dato politico rilevante che più di ogni altra criticità viene in evidenza, è rappresentato dalla risicata maggioranza consiliare che oramai sostiene la giunta Servalli. Non è bastato il parere negativo reso dall’organismo di controllo ad indurre i generosi o piuttosto incoscienti consiglieri comunali ad approvare il documento contabile”.
E’ quanto scrive in un comunicato l’associazione politico-culturale Identità + Tradizione dopo l’approvazione della maggioranza che sostiene Servalli del rendiconto di gestione 2022.
“Un sindaco che immagina di governare la città, afflitta da una crisi economica di tale portata, potendo contare sul voto di solo dodici consiglieri -si legge ancora- dovrebbe trarre le dovute conseguenze e riflettere del futuro politico/amministrativo della Città. In questo scorcio di legislatura, si è evidenziata la mancanza di determinazione da parte delle forze politiche che governano Cava, trascinandola in un vero e proprio degrado sociale, culturale ed economico”.
“L’ obiettivo che il gruppo civico Identità + Tradizione intende perseguire con fermezza e determinazione -conclude il comunicato- è quello di mettere insieme le forze moderate della città per costruire insieme una classe dirigente di alto profilo morale e professionale capace di far fronte ai disastri prodotto dalla gestione Servalli. Ottima la scelta dei consiglieri Gambardella e Canora che in tempi non sospetti hanno preso le distanze da questa rabberciata maggioranza. Allo stesso tempo esprimiamo il nostro rammarico per l’assenza degli altri consiglieri (oramai ex sostenitori della giunta Servalli) che con la propria pilatesca decisione di non partecipare al consiglio comunale del 26 giugno hanno denotato poco coraggio e scarso rispetto per i propri elettori, consentendo ai reduci l’approvazione del rendiconto e dunque il perdurare di una gestione oltremodo dannosa”.