Cava de’ Tirreni, i Sindacati minacciano lo sciopero dei dipendenti comunali
Cava de' Tirreni, i Sindacati minacciano lo sciopero dei dipendenti comunali
Le Organizzazione Sindacali del personale del Comune di Cava d’ Tirreni annunciano “la possibilità di attuare astensione dal lavoro mediante sciopero, ribadiscono l’indisponibilità ad effettuare lavoro straordinario e modifica su qualsiasi forma di articolazione orario e di servizio in tutti i settori, in particolare per la Polizia Municipale per le attività di vigilanza, etero finanziate per il potenziamento dei servizi di polizia stradale durante gli incontri della Cavese Calcio e di Ordine Pubblico disposti da parte della Questura di Salerno”.
E’ quanto minacciano in una nota unitaria la CGLI, CISL, UIL, CSA e DICCAP, che ha tra i destinatari il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, il Segretario generale, e per conoscenza al Prefetto.
I sindacati lamentano che le “liquidazione delle obbligazioni contrattuali riconducibili all’anno 2020 ed ora anche al 2021″ (in pratica, la produttività collettiva ed individuale), le quali non risultano ancora percepite dai dipendenti nelle retribuzioni del mese di gennaio 2022”.
Questo, ricordano i sindacati nella loro nota, nonostante gli impegni assunti dall’Amministrazione comunale di Cava de’Tirreni, rappresentata durante la procedura di raffreddamento del conflitto presso la Prefettura di Salerno dall’Assessore Prof. Armando Lamberti e dalla Dott.sa Monica Siani Segretaria Generale.
A ciò si aggiunge un particolare non trascurabile, ovvero il favorevole “parere di conformità contabile da parte del collegio dei Revisori dei Conti”.
Da qui la richiesta di un incontro urgente per evitare lo sciopero.
Insomma, in quanto a difficoltà finanziarie, al Comune di Cava de’ Tirreni piove sul bagnato.