scritto da Nino Maiorino - 19 Settembre 2023 10:34

Cava de’ Tirreni, frana alla Badia: il “calvario” della famiglia Passerini

Era appena stato pubblicato, in data 18.9, il precedente articolo che riguarda lo smottamento di Via Mogavero in località Badia, riguardante i lavori che la Provincia aveva deciso di effettuare quando siamo stati informati di una emergenza che si è verificata proprio a causa dell’inizio degli stessi.

Ma prima di dare notizia ai lettori dell’imprevedibile sviluppo che ha fatto seguito all’inizio dei lavori, ci sia consentito fare una breve chiosa che giustifica il titolo.

A tutti può capitare di avere una proprietà, diciamo più semplicemente una casa che ha nel sottosuolo una servitù passiva; detto in maniera più semplice: è stata costruita su una rete fognaria, o una rete idrica.

Se questa rete ha bisogno di lavori il proprietario della casa può dolersene, può imprecare, può tentare di rallentare “menando il can per l’aia”, ma alla fine sarà costretto a cedere e consentire l’intervento in quanto l’interesse superiore della comunità ha la prevalenza sugli interessi e i disagi personali.

Ovviamente il proprietario della casa e il responsabile della società idrica si siederanno a tavolo e decideranno il da farsi: che tipo di lavori dovrà essere fatto, in quanto tempo, quali ambienti della casa saranno interessati; e, alla fine, sarà deciso il relativo ripristino degli stessi, con il ripristino della pavimentazione eventualmente rimossa, e tutto il resto.

In alcuni casi, se si prevedono lavori che richiedono un certo impegno, si potrà anche arrivare a concordare un risarcimento delle spese sostenute dai proprietari per eventuali alloggi fuori casa, e in ogni caso sarà opportuno sottoscrivere da entrambe le parti un documento che preveda il tutto e dia garanzie.

Può darsi che le due parti decidano di evitare che in futuro possa verificarsi una analoga emergenza e, di conseguenza, di modificare il percorso della rete in maniera da evitare la stessa rimanga sottoposta alla casa; e anche in tal caso è opportuno mettere tutto per iscritto.

“Elementare Watson?” chiederebbe Sherlock Holmes al suo collaboratore.

Elementare, risponderebbe Watson.

Ma per gli enti pubblici, e nel caso specifico la Provincia di Salerno le cose non vanno in questo modo o almeno non vanno così quado i rapporti sono tra l’Ente e il privato considerato meno di un suddito.

Il “calvario” che sta vivendo la famiglia Passerini per lo smottamento di una parte del muro sul quale poggia parte del giardino deriva proprio da questo squilibrio di rapporti.

Abbiamo ricordato questo termine in quanto usato, qualche decennio addietro, da uno che ha affrontato tanti “calvari”, Vincenzo De Luca, il quale disse che “fare un lavoro pubblico è un calvario”.

Ci dispiace contraddire De Luca; anche per i privati è un calvario quando si trovano nella posizione di sudditi a subire le angherie di un Ente pubblico, in questo caso la Provincia.

La emergenza odierna, e con questo torniamo al titolo, dipende dall’inizio dei lavori, avvenuto alle ore 7,00 di lunedì 18 settembre, quando hanno cominciato a tremare l’abitazione della famiglia Passerini e quelle sovrastanti, allorquando è andata in funzione un mastodontico escavatore, la cui foto introduce questa considerazione, che ha cominciato a scavare nel giardino dei Passerini, i quali sono intervenuti per tentare di fermarlo, purtroppo senza risultato.

L’impresa affidataria dei lavori si sarebbe verbalmente giustificata asserendo che la Provincia ha deciso quello scavo per cercare la roccia sottostante, ma non ha saputo dare alcuna assicurazione sulla durata degli stessi né, e questo è il fatto più grave, se alla fine il tutto verrà ripristinato.

Insomma è come se l’azienda idrica dell’esempio andasse a casa di uno di noi per iniziare i lavori, senza preventivo accordo, e magari decidesse anche di addebitare al proprietario le spese.

Non resta che mandare una petizione a De Luca, cosa che suggeriamo alla famiglia Passerini: “Caro Governatore De Luca, tu che sei esperto in “calvari”, parla con Franco Alfieri, Presidente della Provincia e tuo pupillo, affinché lui che è persona capace e di buon senso, prenda in mano la situazione e sbrogli questa intricata matassa”.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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