Cava de’ Tirreni, donato al Centro Anti Diabete un misuratore automatico ABI Test
Donato al Centro Anti Diabete di Cava unmisuratore automatico ABI Test
È stato consegnato oggi pomeriggio il misuratore Abi test (acronimo per AnckleBrachial Index) acquistato grazie ai fondi raccolti dalla Cooperativa socialeCava felix di Emiliano Sergio in collaborazione con il gruppo Sei di Cava se… ideato da Maria Silvestri e l’associazione Exedradi Annalisa Milione. È grande la soddisfazione espressa dalle tre realtà protagoniste della raccolta di beneficenza e da anni attive sul territorio cavese con iniziative a sostegno della comunità e di valorizzazione del territorio.
La consegna, avvenuta nei locali della sede di Cava Experience, è stata simbolicamente effettuata nelle mani delledott.sse Raffaella Fresa e Marianna Di Filippi, in rappresentanza del team composto da 14 membri tra personale medico e sanitario della Struttura di II livello di Diabetologia DS63 Asl Cava de’ Tirreni-Costa d’Amalfi, ospitata attualmente presso l’ospedale Santa Maria Incoronata Dell’Olmo di Cava de’ Tirreni.
“Mission del centro è naturalmente la cura del diabete ma, da anni, sempre più importanza ha assunto la prevenzione della malattia e delle sue complicanze attraverso uno screening tempestivo ed efficiente” sottolinea la dott.ssa Di Filippi.
“Tra i pazienti affetti da diabete”, continua la DI Filippi, ”le complicanze riguardanti la vasculopatia periferica sono infatti pari a circa l’8-30% della popolazione diabetica, percentuale che aumenta al 50% ed oltre in pazienti affetti da piede diabetico. Per questo, fare una prevenzione con uno screening veloce e attendibile è di fondamentale importanza.”
“in quest’ambito” spiega la dott.ssa Fresa “l’ABI Test è indicato come fondamentale dalle linee guida internazionali per uno screening di 1° livello. In breve, esso è il rapporto tra pressione sistolica dell’arto inferiore e pressione sistolica brachiale; il risultato determina il grado di rischio del paziente. Dall’esito del test dipende la decisione di indirizzare il paziente verso uno screening di 2° livello o addirittura, nei casi più gravi, verso un consulto con un chirurgo vascolare per valutare un intervento.”
“In assenza di un misuratore, questo screening deve essere effettuato con un sistema particolarmente complesso che richiede tempo e grande esperienza da parte dell’operatore che lo effettua e che si presta a grande variabilità, soprattutto in relazione al quadro patologico del paziente, determinando dunque un certo margine di errore”
“La dotazione di un misuratore automatico ABI Test è dunque preziosa per diverse ragioni: per la facilità di utilizzo, non richiede personale appositamente formato, consente un notevole risparmio di tempo, permettendo di sottoporre ad indagine in tempi più brevi una popolazione molto più vasta, ma soprattutto garantisce risultati molto più attendibili grazie alla misurazione automatizzata del rapporto.”
“Il centro di Cava”conclude la dott.ssa Fresa “conta circa 8000 pazienti, tra cui donne in stato di gravidanza e anche pazienti sottoposti a insulinoterapia , circa 700 giovani o giovanissimi con diabete di tipo 1, ed è il referente per la rete diabetologica pediatrica delle due Università di Napoli. Il seguimento di tutti questi pazienti è possibile solo grazie alla presenza di medici specializzati ma ancora di più grazie alla fondamentale presenza degli infermieri. Oggi i pazienti potranno avvalersi di questo nuovo strumento insieme a tutta la serie di competenze specifiche riguardanti l’utilizzo di nuove tecnologie già in campo: microinfusori, sensori per il monitoraggio continuo della glicemia sistemi ibridi che somigliano quasi ad pancreas artificiale. Si tratta delle ultime novità in campo tecnologico, in attesa di una cura che possa guarire la patologia. “
Non possiamo che essere felici di questo fiore all’occhiello nella sanità cavese ed augurare a tutto il team un buon lavoro.