Cava de’ Tirreni, domani il Consiglio comunale che dovrà eleggere il suo nuovo Presidente: in lizza il favorito Barbuti e il neo consigliere Germano Baldi
Il consigliere Antonio Barbuti potrebbe essere designato poi vicesindaco al posto di Nunzio Senatore, che attualmente ricopre tale carica ed ambisce a uno scranno in Consiglio regionale. Hanno tenuto banco nella seduta di ieri della Commissione Controllo e Garanzia le vicende degli ammanchi e degli accessi illeciti alle posizioni dei contribuenti cavesi

Ci siamo. Il nodo gordiano sembra sia stato sciolto dal sindaco Vincenzo Servalli e giovedì pomeriggio il Consiglio comunale, riunito alle 17:35 nella Sala consiliare “Sabato Martelli Castaldi” eleggerà il nuovo Presidente dell’assemblea cittadina. Contemporaneamente verrà formalizzata la surroga del consigliere comunale Adolfo Salsano che, nel frattempo è stato delegato quale assessore al Personale e alla Programmazione economica.
A entrare come consigliere di maggioranza sarà Germano Baldi che ha lasciato il posto di assessore alla Sicurezza per indossare le vesti di consigliere comunale in virtù del fatto che era il primo dei non eletti della lista “Insieme per Servalli Sindaco” dove era stato eletto Salsano.
Proprio Germano Baldi era uno dei fattori della situazione ingarbugliata da cui Servalli sembra esserne uscito brillantemente, dimostrando una maestria nel destreggiarsi nelle faccende politiche che in molti non pensavano, dovendosi ora ricredere, che possedesse. Giovedì sapremo se sarà lui oppure Antonio Barbuti a vestire i panni di nuovo Presidente del Consiglio comunale. In verità, gli allibratori danno in vantaggio Barbuti su cui Servalli avrebbe piani anche per il futuro prossimo. E’ certo che le elezioni regionali in Campania si terranno nell’autunno 2025 e il Sindaco non ha nascosto che aspira a candidarsi al Consiglio regionale. Giocoforza dovrà dimettersi alcuni mesi prima del voto. Qui entrerebbe in gioco il consigliere Barbuti che verrebbe designato vicesindaco al posto di Nunzio Senatore che attualmente ricopre tale carica e che pare anche lui ambire a uno scranno in Consiglio regionale e potrebbe creare più di un problema al sindaco Servalli nei consensi elettorali.
Al di là delle congetture, giovedì sapremo chi avrà scelto in sostituzione di Adolfo Salsano. Nel frattempo, le nubi che aleggiano da mesi a Palazzo di Città si fanno ancora più fosche. Nella giornata di lunedì la Guardia di Finanza ha bussato alla porta dell’Ufficio Ragioneria del Comune per acquisire la documentazione inerente all’ammanco di circa 2 milioni di euro dalle Casse comunali in seguito agli oltre cento mandati di pagamento in favore di soggetti terzi e in assenza di titolo giustificativo. Com’è noto, il dirigente dell’Area Finanze e Tributi, Francesco Sorrentino, è stato sospeso e pare che possa rischiare il licenziamento.
In questo accavallarsi di eventi è stato denunciato nei giorni scorsi un nuovo, gravissimo, episodio. Sempre Sorrentino, come un eschileo eroe vendicatore, ha fatto formale denuncia di accessi abusivi alla banca dati dei tributi comunali da parte di un altro dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni che avrebbe “effettuato ben ottantaquattro accessi alla banca dati dei contribuenti del Comune di Cava de’ Tirreni, accessi ovviamente non autorizzati né giustificati da esigenze connesse allo svolgimento della propria funzione”, in quanto all’epoca “era quella di dirigente di altro settore, non competente in materia di tributi”. Sembrerebbe che, a tal proposito, ieri si sia tenuta al Comune una riunione per portare ad un procedimento disciplinare nei confronti di questo dirigente e proprio giovedì potrebbe arrivare il relativo provvedimento sanzionatorio. Il condizionale è d’obbligo poiché altre voci smentiscono tale ipotesi e, anzi, avvalorano la volontà di archiviare il tutto. Cosa quest’ultima, in verità, assai difficile a farsi.
Entrambe le questioni sono state affrontate ieri pomeriggio in un incontro a porte chiuse della Commissione Controllo e Garanzia. Tante le novità che sono scaturite dalla riunione e che in modo ufficioso sono trapelate in tarda serata. In particolare, per quanto riguarda gli accessi non autorizzati la Commissione, data la delicatezza e la gravità dell’argomento, ha ritenuto che si debba far chiarezza e per capire se il Comune ha avviato le procedure di comunicazione al garante della privacy e i cittadini interessati da tale violazione; inoltre la Commissione ha dichiarato l’urgenza di capire se ci sono state, oltre alle visioni non autorizzate, anche interventi sulle posizioni dei contribuenti. Riguardo la vicenda degli ammanchi, invece, è emerso che la prassi di conservare residui passivi, che si sapeva non essere tali, era preesistente da moltissimo tempo, da decenni, riguardava tutti i settori ed era ben nota. Per essere chiari, questi residui sarebbero dovuti essere cancellati, ma sembra che ciò non veniva fatto perché non si sapeva come farlo formalmente.
La Commissione Controllo e Garanzia è intenzionata ad andare in fondo alle questioni e si riunirà di nuovo tra una decina di giorni.