Cava de’ Tirreni, dimissioni dell’avvocato Marco Senatore da vice coordinatore cittadino cavese di Fratelli d’Italia
Marco Senatore sottolinea che non fa sua alcuna recriminazione, né tanto meno porta rancore verso chicchessia, ma preferisce farsi da parte per non esser partecipe di un percorso politico che non condivide appieno
“Il 13 aprile ho rassegnato le dimissioni da vicecoordinatore di FdI e da membro del direttivo. Come è mio stile e senza clamori non l’ho comunicato alla stampa, ma ho inviato una lettera contenente le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione solo a Edmondo Cirielli, Italo Cirielli , Luigi Napoli e a Giuseppe Fabbricatore”.
A scrivere questo post sui social è l’avvocato Marco Senatore, già assessore e consigliere comunale nelle passate amministrazioni di Cava de’ Tirreni. Sta girando, infatti, da alcuni giorni sui canali social una lettera a firma dell’avvocato Senatore in cui il medesimo motiva, con molto garbo e senza alcuna vena polemica, il motivo che l’ha portato a maturare la decisione di allontanarsi dal partito della premier Meloni.
Nella lettera si legge di “irrevocabili dimissioni per il venir meno di quelle motivazioni che, a suo tempo, mi indussero ad accogliere il cortese invito ad accettare l’incarico”.
“In tutta onestà – prosegue Senatore – credevo che il ruolo ricoperto mi avrebbe consentito di prendere parte a un’attività politica intensa all’interno del partito, nell’ambito della coalizione di centrodestra e più ancora sul territorio, con particolare riferimento alla società civile, nel segno di una progettualità programmatica, politica e amministrativa, come non mai richiede la nostra amata città. Al contrario, ho dovuto constatare una sostanziale inerzia politica che mi preoccupa e soprattutto non condivido”.
Marco Senatore sottolinea che non fa sua alcuna recriminazione, né tanto meno porta rancore verso chicchessia, ma preferisce farsi da parte per non esser partecipe di un percorso politico che non condivide appieno, preferendo dedicarsi alla militanza del movimento civico di Meridione Nazionale, da lui fondato insieme al fratello Alfonso diversi anni fa.
Di spirito meno diplomatico è il messaggio a corredo della lettera che si legge sui social, in cui si scopre qualcosa in più, oltre le parole di circostanza, ovvero delle frizioni interne. Senatore, infatti, giustifica la sua scelta di non aver voluto rendere pubblica la sua decisione fino ad ora per “evitare strumentalizzazioni da parte di chiunque, specie di molti di FdI che non gradivano e gradiscono la mia presenza e quella di Alfonso”. L’ex vice coordinato aggiunge, poi, di essersi “reso conto che le persone capaci e competenti che hanno voglia di lavorare per il bene del partito e della collettività non sono ben viste, diciamo creano problemi di immagine e preoccupazioni”.
Insomma, un addio meno indolore di quanto si è detto, almeno per quanto riguarda una delle due parti in causa.