Cava de’ Tirreni: De Luca, il parcheggio interrato e una città piccola piccola
Domani mattina viene inaugurato il parcheggio interrato del trincerone. Era ora. Ne è passato del tempo da quando il sindaco Messina volle questa variante al progetto originario, che risale ai tempi del professore Abbro. Poi Gravagnuolo e Galdi hanno proseguito, con non poche difficoltà, l’esecuzione dei lavori ed oggi Servalli ha l’onore di inaugurarlo.
Quest’opera pubblica è una delle tante, innumerevoli riprove di quanto tempo occorre, in pratica decenni, per riuscire a portare a termine i lavori. E il trincerone e il sottovia di Cava de’ Tirreni, rispetto a quello che era il disegno originario di fine anni ottanta, resta un’opera incompiuta. Per ora. E chissà ancora per quanto ancora. Forse per sempre.
Ciò detto, oggi è giusto festeggiare. Comunque si conclude uno step, con la realizzazione di un’opera utile alla città.
E’ singolare che questo parcheggio viene inaugurato in pompa magna proprio quando in città imperversano le polemiche e gli attacchi a Servalli e ai suoi proprio sulle nuove tariffe del piano della sosta. Su questi aumenti tariffari sui social si leggono commenti inferociti, anche per il timore che abbiano delle ricadute negative sul commercio e le attività di intrattenimento notturne nel centro storico.
Il sindaco Servalli, la cosa è di un’evidenza pacifica, si affanna con queste e altre iniziative a contrastare il trend negativo di questi ultimi tempi. Il suo è un tentativo disperato. E a volte anche goffo, come in questo caso. Si sforza di comunicare in positivo, ma gli effetti che produce sono più che altro quelli di un boomerang.
La presenza di De Luca, poi, è la ciliegina sulla torta. Di cosa? Di come la nostra città sia sempre più marginale, insignificante, piccola piccola, in retromarcia. Si perché De Luca è lo stesso che ha inaugurato in lacrime e nell’apoteosi l’imponente piazza della Libertà a Salerno, disegnata dall’archistar spagnolo di nascita, internazionale di fama, come Ricardo Bofill. E’ lo stesso che vuole per Salerno un mega Palazzetto dello Sport da 27 milioni di euro. Ed è sempre lo stesso De Luca che ha progettato per Salerno un nuovo ospedale da 400 milioni di euro…
In altre parole, con De Luca presente nella nostra città non possiamo non avere l’esatta dimensione di quanto siamo irrilevanti, inessenziali. E quanto piccolo piccolo sia il nostro primo cittadino a confronto del Re Sole salernitano.
C’è poco da aggiungere. Eravamo già periferici, ma adesso, con le pezze al c… per come ci siamo ridotti con le finanze comunali allo sbando, la nostra città ha ormai le sembianze di quei nobili decaduti. Tanta storia, ma squattrinati e senza futuro con palazzi aristocratici malmessi dai pavimenti sconnessi e mobilia pregiata ormai tarlata.
Questo è. E quello che dovrebbe essere un momento di festeggiamento, alla fine si rivela per ciò che davvero è: un amarcord. Per quello che eravamo e non siamo più. Piaccia o meno, a prevalere prepotentemente è l’amarezza del rimpianto di quello che eravamo e di ciò che potevamo ancora essere.
A prescindere e nonostante Servalli.
E’ encomiabile la sopportazione dei cavasi.