Cava de’ Tirreni, cosa accadrà a Casa Serena? Oggi scade la proroga ma non c’è ancora il rinnovo da parte del Comune
Nel momento in cui scriviamo ancora non è arrivata alcuna proroga tecnica al fine di consentire agli attuali gestori di continuare a prestare gli abituali servizi agli anziani ospitati a Casa Serena.
Oggi, però, com’è noto, scade la proroga che fu data a fine aprile alla cooperativa che gestisce la casa di riposo per anziani per poter operare appunto fino al 31 agosto 2023.
Come si ricorderà il Comune di Cava de’ Tirreni voleva vendere l’immobile e chiudere la struttura, sloggiando gli anziani, entro la fine dello scorso mese di aprile. Poi, il Comune ci aveva ripensato togliendo dal piano delle alienazioni l’immobile che ospita Casa Serena, accordando alla proroga tecnica di cui dicevamo prima. Nelle more, ovviamente, il Comune di Cava de’ Tirreni avrebbe provveduto all’espletamento del nuovo bando per l’affidamento della gestione di Casa Serena.
Ad oggi non c’è stato la pubblicazione di questo bando e neanche la proroga tecnica della gestione all’attuale cooperativa per mantenere in vita una struttura che ospita decine di anziani.
Nei giorni scorsi sembrava che la nuova proroga fosse cosa certa, invece, sembra che tra qualche dirigente comunale ora ci siano delle perplessità al riguardo. Fatto sta che se entro stasera non arriverà il provvedimento di proroga da parte del Comune, gli attuali gestori si troveranno in grosse difficoltà e dovranno seriamente pensare a chiudere la struttura.
Comprensibile quindi la preoccupazione del personale e dei familiari degli anziani che rischiano di trovarsi senza una struttura che li ospiti.
Su questa vicenda, come già recentemente ha fatto, nella mattinata di oggi è intervenuto presso i competenti uffici comunali il consigliere comunale Bruno D’Elia, leader di Noi Moderati, manifestando le forti preoccupazioni proprie e dei tanti familiari degli anziani ospiti rispetto ad una vicenda surreale che vede inadempiente sotto tutti i punti di vista il Comune metelliano.
L’auspicio è che dal Palazzo di Città arrivino parole e soprattutto atti tempestivi e rassicuranti tali da far rientrare l’allarme di queste ore.