Cava de’ Tirreni, Consiglio comunale: approvato il rendiconto finanziario 2023
Il rendiconto chiude l’esercizio 2023 fotografando il complesso delle attività che si sono svolte. Si tratta del documento contabile tra i più importanti per un Ente Locale poiché fotografa lo stato finanziario, fornendo tutte le informazioni per ricostruire le entrate, le spese, gli investimenti.
Via libera dal Consiglio Comunale di Cava de’ Tirreni alla delibera del rendiconto di gestione 2023. Il parlamentino cittadino, durante la seduta di ieri, martedì 30 aprile, ha approvato il rendiconto della gestione relativo all’esercizio finanziario 2023. Il documento, che ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti, è stato approvato con 14 voti favorevoli, 0 astenuti e 6 voti contrari dei consiglieri presenti. Erano assenti al momento del voto Luigi Petrone, Pasquale Salsano, Gaetano Gambardella, Pasquale Senatore e Annalisa Della Monica.
Il rendiconto chiude l’esercizio 2023 fotografando il complesso delle attività che si sono svolte. Si tratta del documento contabile tra i più importanti per un Ente Locale poiché fotografa lo stato finanziario, fornendo tutte le informazioni per ricostruire le entrate, le spese, gli investimenti.
L’atto è stato presentato dall’assessore al Bilancio, Antonella Garofalo, la quale ha relazionato ai presenti, spiegando come dal rendiconto di gestione emerga che i conti del Comune stanno migliorando e c’è un positivo risultato d’esercizio. Insomma, ci sarebbero spiragli tangibili per le generazioni future cavesi che al momento vedono gravare sul proprio capo un indebitamento comunale per almeno quindici anni, secondo il piano di riequilibrio.
La relazione dell’assessore Garofalo ha messo in evidenza i punti principali della gestione finanziaria. “La quota di recupero dal disavanzo è di 8 milioni. E’ un risultato storico – ha asserito – perché non si evidenzia soltanto la riduzione della spesa, ma si evince il risultato di una buona gestione e di un lavoro di squadra. E’ stata portata avanti la riorganizzazione dei servizi dell’Ente mediante una serie di atti e provvedimenti che hanno dimostrato un risultato pregevole, come, ad esempio, la politica di alienazioni che ha portato alla vendita della Co.Fi.Ma. Non sono stati generati ulteriori debiti fuori bilancio. Manca poco per estinguerli poiché abbiamo pagato quasi tutti quelli in essere. Il risultato del rendiconto è frutto di un lavoro h24 a un progetto. Il documento contabile è il riflesso di un ente che sta bene”.
“Ho i miei dubbi – ha esordito il consigliere Lugi Petrone al suo rientro in Consiglio comunale dopo uno stop forzato – Se oggi abbiamo questi numeri, l’anno prossimo cosa succederà? Abbiamo diversi problemi nell’Ufficio Tecnico, non ci saranno sempre le alienazioni, tanti servizi sono venuti meno. Oggi sono stati recuperati 8 milioni di euro, ma in futuro? Non sono favorevole su alcuni punti, ma incito l’Amministrazione ad andare avanti”.
Se Petrone ha dimostrato un atteggiamento conciliante, di diverso tono è stato l’intervento di Eugenio Canora: “La distanza tra il movimento civico di cui faccio parte, Cava Sia, e l’Amministrazione si allarga sempre più. C’è una visione diversa. Le alienazioni, per esemplificare, non sono una soluzione bensì un problema. Un altro tema di cui non si parla è quello dei trasporti. Nel bilancio non si fa alcuna menzione del trasporto ferroviario per uscire dall’isolamento in cui siamo (da mesi non si può andare neanche a Salerno o a Nocera Superiore). Se i treni sono fermi non ci si può lavare le mani, scaricando la colpa solo sugli enti sovraordinati. È su quel punto che si vede la levatura politica di un’amministrazione. Mancano un’idea di città e il coraggio amministrativo. Tutto quello che stiamo pagando sono conseguenze della scelta sbagliata di aderire al piano di riequilibrio”.
Adolfo Salsano, presidente del Consiglio comunale ed ex assessore al Bilancio si è così espresso: “Si ritorna sul trend dei primi cinque anni di amministrazione, a discapito di tutte le civette che hanno preannunciato disgrazie di ogni tipo. Dal 2015 non abbiamo sperperato un euro e abbiamo operato per il bene della città. I problemi sono scaturiti da una sentenza della Corte Costituzionale. Paghiamo lo scotto che hanno pagato tanti altri Enti. L’Amministrazione Servalli non ha messo in ginocchio la città. Abbiamo tolto i mutui e, di conseguenza, abbiamo alleggerito il bilancio”.
Si prevedeva bagarre, in particolare dalle opposizioni, e non sono mancati momenti concitati nei vari interventi dei consiglieri di minoranza che hanno criticato la gestione dell’Amministrazione comunale, in particolare per quanto riguarda la manutenzione della città e la riorganizzazione della macchina comunale.
A Salsano ha ribattuto Marcello Murolo di Siamo Cavesi: “Adolfo, ritorna coi piedi per terra. Non possiamo liquidare i fatti con quanto hai detto. Questa non è la fine di una vicenda, bensì l’inizio. Bisogna mettere a fuoco la situazione complessiva dell’Ente che resta negativa. Con questi numeri amministrare è tutt’altro che facile. Vi sono inquietanti segnali di scollamento e di diversità di linea di azione di un conglomerato occasionale che non ha una vera anima politica e manca della serietà e della concretezza per andare avanti. Il dato che continua a preoccupare la minoranza, scongiurato per ora il problema urgente di un possibile dissesto, è esattamente questo. Ai cittadini interessano la qualità dei servizi, le tasse che pagano”.
“Condivido le riflessioni e le perplessità del consigliere Murolo – ha esordito il consigliere di Fratelli d’Italia, Italo Cirielli – Il libro dei sogni elaborato non ha avuto capacità organizzative da parte della squadra. Servalli è colui che ci mette la faccia, ma dietro di lui c’è un gruppo di persone. Bisogna azzerare totalmente la giunta e darle nuova linfa, a eccezione dell’assessore Garofalo la quale ha ereditato la situazione contabile da Adolfo Salsano che avrebbe dovuto vigilare meglio e, più che risolutore, si è dimostrato complice dei problemi”. Lavori pubblici senza fine, gestione del patrimonio volta solo alla vendita e non alla valorizzazione, commercio in crisi, sono alcuni dei punti trattati da Cirielli che ha esortato ad avere maggior coraggio”.
“Un certo tipo di politica, che appoggia progetti e visioni irrealizzabili, non ci appartiene. Il nostro senso di responsabilità verso l’Amministrazione Servalli termina oggi. Approveremo il bilancio, ma per come è gestita la politica in questa città non vale più la pena sostenere una maggioranza che è politicamente fallace. Di tutta la giunta, l’unica che merita di essere salvata è l’assessore Garofalo e ho piacere di sentire la stessa cosa da parte di altri consiglieri”, sono state le parole del consigliere di Azione, Franco Manzo.
Infine ha concluso il sindaco Vincenzo Servalli: “Questo rendiconto di gestione è un risultato eccezionale. Oggi diamo un messaggio rasserenante ai nostri concittadini che si sono sentiti versare addosso, in maniera populista, di tutto. Abbiamo fatto insieme un buon lavoro per Cava. Abbiamo chiesto sacrifici a tutti, ma la macchina comunale nel suo complesso ha tenuto in tutti i settori. Abbiamo avuto un momento di difficoltà e non potevamo fare diversamente da quanto è stato fatto. Ho pagato un prezzo personale in termini di consenso e rapporti con la città, ma sono sereno perché ho fatto il mio dovere fino in fondo per il bene della città. Cava ha un sindaco non ricattabile che non ha mai fatto compromessi con alcuno. Questa è la mia forza”.