Cava de’ Tirreni, CGIL e UIL proclamano lo stato di agitazione per il personale del Piano di Zona
Cava de' Tirreni, CGIL e UIL proclamano lo stato di agitazione per il personale del Piano di Zona
Proclamato dalla CGIL e dalla UIL lo stato di agitazione al Comune di Cava de’ Tirreni per il personale del Piano di zona S2, a tutela del personale stesso e dei delicati servizi offerti.
La vertenza si va ad aggiungere, precisano le due Organizzazioni sindacali, alla vertenza ancora aperta per altre tematiche ancora irrisolte sempre presso il Comune di Cava de’ Tirreni.
“Queste Segreterie -si legge nella nota a firma di Ornella Zito per la Segreteria FP CGIL e Filomena D’Aniello per la Segreteria UIL FPL- unitamente al personale assegnato al PdZ Ambito Territoriale S2, sono seriamente preoccupate per la grave situazione che si sta verificando presso il Comune di Cava de’ Tirreni (capofila dell’Ambito Territoriale S2), il quale, non garantendo l’incremento orario, non riuscirà a garantire i servizi oggetto di finanziamento!”.
“Tali servizi -si legge ancora nella nota inviata al Prefetto di Salerno oltre che al Sindaco e al Segretario Genrale del Comune di Cava de’ Tirreni- si riferiscono al PON Inclusione Avviso 1/2019 PAIS, al Progetto ITIA (Intese Territoriali di Inclusione Attiva) e al Progetto Home Care Premium ed. 2022. Si tratta di servizi tutti etero-finanziati, che, pertanto non vanno a gravare sul bilancio comunale dell’Ente, il quale pur essendo in una situazione di pre-dissesto finanziario, può procedere all’incremento orario degli stessi”.
In pratica, tradotto significa che i relativi fondi non sono del Comune metelliano bensì assegnati dallo stato per i predetti specifici servizi e progetti.
“Non sono comprensibili -denunciano infatti i Sindacati- gli ulteriori ritardi dell’Ente, gli adempimenti amministrativi necessari all’incremento orario, pur essendoci una Delibera di Giunta Comunale n. 106 del 5/7/2022, avente ad oggetto: Approvazione verbale di Deliberazione del Coordinamento Politiche sociali dell’Ambito S2 n. 1 del 10/06/2022 avente ad oggetto:“Proroghe incremento orario per il personale con contratto a tempo indeterminato del Piano di Zona Ambito S2 – e utilizzo condiviso Assistenti Sociali: periodo secondo semestre 2022-Allegato A”., tutt’ora non sono stati ancora realizzati”.
“Nell’istruttoria della Delibera -precisano CGIL e UIL- l’Amministrazione comunale, tra le varie motivazioni, riferisce della necessità di provvedere all’incremento, “considerata l’esigenza di rispondere nell’immediato ad una forte domanda di protezione sociale per sostenere le fasce di popolazione più svantaggiate, anche a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e alla necessità di candidare iniziative rivolte al sociale su avvisi del PNRR””.
“Va dunque evidenziato -avvertono i Sindacati- che il mancato incremento orario, oltre a determinare un disagio nei lavoratori, costituisce, SOPRATTUTTO, un gravissimo danno alla cittadinanza, CHE RISCHIA DI NON VEDERE EROGATI SERVIZI FONDAMENTALI e alle cooperative sociali convenzionate con l’Ambito Territoriale, le quali, non essendoci personale dedicato, non percepiranno la giusta liquidazione delle fatture emesse per i servizi resi”.
“Ancor oggi -evidenziano la Zito e la D’Aniello- nonostante la Cosfel (l’organismo ministeriale per il controllo della spesa degli enti locali, ndr) si sia già espressa, come già riportato nella Delibera di cui sopra, l’Amministrazione ritiene dover richiedere nuovamente l’autorizzazione, rallentandone ulteriormente i tempi”.
“Per quanto su esposto -conclude la nota sindacale- a fronte della grave criticità denunciata, che necessita assolutamente di misure urgenti e concrete soluzioni, le OO. SS. si vedono costrette ad indire lo Stato di Agitazione del personale dipendente del comune dii Cava dé Tirreni, assegnato al PdZ Ambito Territoriale S2., rappresentando, altresì, che, la presente, è da intendersi quale attivazione dei processi di raffreddamento e conciliazioni previsti dalla normativa”.
In conclusione, la situazione appare davvero assurda: ci sono i quattrini ma non vengono spese per dare servizi ai cittadini semplicemente perché la macchina comunale sembra muoversi come il cane che si morde la coda.
Succede anche questo al Comune di Cava de’ Tirreni, dove la burocrazia -lenta, macchinosa ed alienante- riesce a sopraffare non solo la politica ma persino il buon senso.
Per dirla tutta, al Comune di Cava de’ Tirreni, con questa singolare vicenda, assistiamo ad uno degli esempi più eclatanti di cannibalismo burocratico.