Cava de’ Tirreni, assemblea sindacale della Funzione Pubblica Locale CGIL con i dipendenti comunali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
Regioni, Province e Comuni hanno scritto al Ministro evidenziando la scarsità delle risorse e l'enorme difficoltà nel continuare a tenere i lavoratori degli enti locali in coda agli statali che guadagnano il 20% in più

Si è svolta lo scorso venerdì 21 marzo, presso la Sala consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni, l’assemblea dei rappresentanti della CGIL Funzione Pubblica locale con i dipendenti di ogni settore dell’ente metelliano.
Tra i punti all’Ordine del giorno vi era il rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) relativo al triennio 2022-2024; contestualmente si è discusso anche delle elezioni RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) 2025.
Hanno presenziato all’incontro il Segretario Provinciale FP CGIL, Alfonso Rianna, e il coordinatore nazionale Funzioni pubbliche locali Antonio Santomassimo a cui abbiamo chiesto ragguagli riguardanti un tema di stretta attualità che interessa da vicino anche i dipendenti del Comune di Cava, sullo stato attuale della mancata sottoscrizione del rinnovo del contratto per gli enti locali 2022/2024.
“Le trattative si sono fermate poichè, come abbiamo chiarito ad ARAN, l’ aumento degli stipendi del 5,78% che offre il Governo, con un’inflazione al 16,5%, non è sufficente per chiudere il contratto – ha affermato Santomassimo – Bisogna, inoltre, prorogare e rifinanziare la prospettiva di carriera del personale quindi avere la cosiddetta progressione verticale in deroga che avevamo posto nel contratto precedente. Abbiamo dato il nostro assenso a proseguire il tavolo tecnico, ma di fatto il contratto è fermo”.
Il coordinatore ha poi proseguito, ribadendo che all’orizzonte non si intravede una soluzione perchè, ha sottolineato, il Governo con la Legge di Bilancio non ha acconsentito alle risorse aggiuntive richieste, ma ha soltanto finanziato il rinnovo del contratto 2025/2027. “Manca la risposta al primo quesito fondamentale ovvero difendere il potere d’acquisto dei lavoratori degli enti locali i cui stipendi sono i più bassi. Al momento è tutto fermo e non ci sono segnali da parte del Governo. Regioni, Province e Comuni hanno scritto al Ministro evidenziando la scarsità delle risorse e l’enorme difficoltà nel continuare a tenere i lavoratori degli enti locali in coda agli statali che guadagnano il 20% in più”.
Riguardo alle aspettative della CGIL a Salerno per quanto riguarda la tornata elettorale per le elezione della RSU 2025, Antonio Santomassimo si è così espresso: “Salerno è una realtà molto vivace dal punto di vista sindacale. E’ stato fatto un importante lavoro capillare grazie a chi dirige il territorio dal punto di vista della funzione pubblica. Ne consegue che la presentazione delle numerose liste dei candidati va nella direzione di dare consenso alla CGIL. Naturalmente leghiamo questa opportunità alla situazione del rinnovo contrattuale”.