Cava de’ Tirreni, Armando Lamberti si dimette da assessore: ha scelto di essere un consigliere comunale
La sua scelta, come ha ben spiegato, non deve essere considerata un passo indietro nei confronti dell'Amministrazione, ma il frutto di un
“La decisione di dimettermi non è stata da me presa a cuor leggero, anzi, è stata motivo di sofferenza. Ma è la decisione più adeguata per assicurare dignità alla mia persona, al movimento civico ‘Cava ci Appartiene’ e agli elettori che ci hanno sostenuto”.
Con tali parole il prof. Armando Lamberti ha spiegato, durante il Consiglio comunale che si è tenuto ieri pomeriggio, la sua decisione di dare le dimissioni dalla carica di assessore e, di conseguenza, subentrare in qualità di primo dei non eletti al dimissionario consigliere comunale Salvatore Balestrino.
Lamberti lascia le cariche di assessore alla Cultura, Turismo, Progetti e Fondi Europei, Rapporti con l’Università, Politiche per la tutela della salute, Contenzioso. Una scelta, la sua, sicuramente inusuale, ma rispondente all’esigenza di non far perdere la rappresentanza consiliare al movimento civico fondato dallo stesso Lamberti dieci anni fa, in ragione del fatto che il secondo non eletto della sua lista, Antonella D’Amato, sembra abbia manifestato l’intenzione di aderire ad Azione di Carlo Calenda.
“Sarebbe stato per me più semplice restare in carica e godere dell’indennità di carica – ha proseguito il prof. Lamberti – La mia scelta si basa sui valori fondanti di quella che chiamiamo ‘buona politica’. Di fronte a tanti esempi di trasformismo cui la politica ci ha abituato, ho ritenuto opportuno garantire, attraverso la mia persona, un movimento politico nato con una visione politica protesa al perseguimento del bene comune e i valori del popolarismo e del cattolicesimo democratico e sociale. Ho deciso di dimettermi dalla carica di assessore per ritornare in Consiglio comunale a rappresentare in un’altra veste le esigenze degli elettori cavesi”.
Un discorso di alto profilo quello di Armando Lamberti che ha sottolineato in più passaggi il dovere di chi riveste cariche pubbliche di essere da esempio per chi rappresenta e ha riportato nel suo discorso una massima del pensiero di Max Weber, riportato dal sociologo in una sua conferenza tenuta a Monaco il 28 gennaio 1919: “Tre qualità possono dirsi sommamente decisive per l’uomo politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza”.
La sua scelta, come ha ben spiegato, non deve essere considerata un passo indietro nei confronti dell’Amministrazione, ma il frutto di un convincimento che ha privilegiato le ragioni della politica alta, intrisa di valori, e che continuerà a svolgere il suo lavoro nella qualità di consigliere perchè il servizio alla comunità viene prima di ogni poltrona. “Seguendo l’insegnamento di don Luigi Sturzo – ha terminato Lamberti – chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie”.
Resta ora da vedere chi subentrerà al professore Lamberti in Giunta. Al momento le deleghe restano congelate, ma il toto nomi è già partito e c’è chi mormora che possa succedergli un elemento del gruppo di Azione formato da Federico de Filippis e Franco Manzo, o di Italia Viva, di cui fanno parte i consiglieri Pasquale Santoriello e Antonio Barbuti.
Sembra però che il sindaco Servalli al momento non abbia affatto intenzione di nominare un nuovo assessore al posto di Lamberti, mentre le deleghe alla cultura e alla sanità dovrebbero essere assegnate nuovamente proprio al consigliere Lamberti. Se così sarà, Armando Lamberti continuerà il suo lavoro svolto da assessore ma come consigliere, quindi senza ricevere alcuna indennità. Di questi tempi, vista anche la recente vicenda dell’aumento dei gettoni per i consiglieri comunali, non è un gesto di poco conto quello compiuto ieri da Lamberti.