scritto da Gennaro Pierri - 20 Giugno 2022 12:32

Cava de’ Tirreni, ai tavoli della movida

Cava de’ Tirreni, ai tavoli della movida

Una coppia seduta al tavolo di un bar cittadino ed entrambe occupati a chattare (non so con chi poi)… ma così è per moltissime persone sotto i nostri portici: che tristezza!

Qualche sera fa mi sono soffermato molto dinanzi a questa scena e riflettevo: comunichiamo con chi è lontano da noi ma non con chi riesce a guardarci negli occhi.

E’ come morire di sete e non accorgerci di avere accanto qualcuno che ci offre una bottiglia di acqua fresca: ma noi preferiamo rifiutare quel qualcuno che ci disseta e cercare un luogo dove poter bere!

Innegabilmente abbiamo tutti sete e paradossalmente tutti possiamo dissetare qualcuno…ma preferiamo vivere di estenuanti ricerche di oasi ristoratrici, lontane da noi.

Ci arrabbiamo quando qualche guasto alla rete idrica priva dell’acqua i nostri rubinetti, ma non facciamo altrettanto quando il cellulare diventa muro alle parole e agli sguardi di chi è accanto e di fronte a noi.

Rilanciare la movida? Un’idea: perché non affiggere dinanzi ai ristoranti e bar della nostra movida un cartello con cui invitare a chiudere i cellulari e a guardarsi negli occhi?

Ha conseguito la licenza in teologia spirituale e in teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. E’ stato recensionista per la rivista Il Cooperatore Paolino, docente di teologia spirituale presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, direttore editoriale del mensile diocesano Fermento, bioeticista nel Comitato Etico dell’ASL Salerno. E’ cultore di materie filosofiche e teologiche, docente di I.R.C. in alcune Scuole Superiori di Cava de’ Tirreni e Presidente del sodalizio Cavalieri della Bolla Pontificia.

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