Cava de’ Tirreni, acquisto nel 2010 dell’ex Cofima: nei guai per danno erariale l’ex sindaco Galdi, la sua maggioranza e 4 dirigenti comunali
Ad essere chiamati a rispondere dell'acquisto dell'ex Cofima, deliberato dal Consiglio comunale di Cava de' Tirreni nella seduta dell'11
E’ di ieri la notifica con cui la Procura della Corte dei Conti della Campania comunica che è in corso un’istruttoria di responsabilità amministrativa e contabile per la vicenda dell’acquisto dell’ex Cofima.
Da qui l’invito agli amministratori comunali e a quattro dirigenti dell’epoca a formulare entro quarantacinque giorni le loro controdeduzioni.
Il danno erariale accertato dalla Procura ammonta a circa 1,2 milioni di euro.
Ad essere chiamati a rispondere dell’acquisto dell’ex Cofima, deliberato dal Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni nella seduta dell’11 novembre 2010, sono l’ex sindaco Marco Galdi, il suo vice nonché assessore all’Urbanistica, Luigi Napoli, quindi sedici consiglieri comunali dell’allora maggioranza di centrodestra, ovvero: Gerardo Baldi, Antonio Barbuti, Roberto Bellizia, Gianpio De Rosa, Giovanni Del Vecchio, Annalisa Della Monica, Massimo Esposito, Clelia Ferrara, Vincenzo Landolfi, Bernardo Mandara, Matteo Monetta, Enrico Polacco, Gaetano Santoriello, Marco Senatore, Pasquale Senatore, Raffaele Senatore.
Sono stati chiamati a rispondere anche il segretario generale Paola Miranda nonchè i dirigenti comunali Assunta Medolla (responsabile del settore finanziario), Antonino Attanasio (responsabile del settore Lavori pubblici e Patrimonio) e infine Luca Caselli (responsabile del settore Urbanistica).
