Cava de’ Tirreni, accessi non autorizzati: nuovo filone di indagine nel palazzo dei veleni. Coinvolto il Comandante dei Vigili Stefano Cicalese
E' evidente che nel palazzo dei veleni i misteri si infittiscono, così come appare evidente la guerra in atto tra alcuni dei suoi dirigenti. E' così risulta scontata l'aria mefitica che si respira a Palazzo di Città. Siamo al tutto contro tutti e, non solo tra i politici, al si salvi chi può

Nella vita politica cittadina continua a tenere banco quello che da tempo è il palazzo dei veleni: il Comune di Cava de’ Tirreni.
Oggi c’è la seduta del Consiglio comunale e vedremo quali saranno le sorprese, se ce ne saranno ovviamente.
L’altro ieri si è tenuta, invece, la Commissione consiliare Controllo e Garanzia con al centro della discussione la pec con la quale il dottore Francesco Sorrentino denuncia gli accessi non autorizzati alle posizioni patrimoniali di alcuni cittadini da parte di un altro dirigente comunale.
Riportiamo alcuni dei passaggi salienti di quanto scrive il dottore Sorrentino alla predetta Commissione, dopo aver prodotto “denuncia querela depositata in data 10.12.2024 e della successiva integrazione del 20.01.2025”.
“Il sottoscritto -si legge nella nota- rilevava che il Dott. Stefano Cicalese, tramite l’utenza “Cicaleses” risultava ancora abilitato ad accedere alla piattaforma del Settore “Finanziario e tributi”, nonostante il 14 febbraio 2022, il Sig. Raffaele Grieco –– dipendente del Comune di Cava de’ Tirreni e referente dei rapporti con la Advanced System –– avesse chiesto la disabilitazione dell’utenza del Dott. Cicalese dall’accesso alla banca dati a tutte le funzioni relative al Servizio tributi del Comune, con la contestuale richiesta di abilitazione del Dott. Sorrentino, subentrato al collega. La Advanced System –– nonostante il 14 febbraio 2022 avesse comunicato sia allo scrivente che al dott. Cicalese l’avvenuta esecuzione delle richieste inoltrate dal Sig. Grieco (v. messaggio mail del 14 febbraio 2022, all. 4) –– segnalava che l’utenza del Dott. Cicalese risultava abilitata dal 3 maggio 2019 e veniva disattivata, in realtà, solo il 5 settembre 2024″.
“Lo scrivente, quindi -continua Sorrentino- richiedeva ad Advanced System di inviare l’elenco degli accessi dell’utenza “Cicaleses” dal 14 febbraio 2022 al 5 settembre 2024, elenco che veniva trasmesso dalla società in data 15 ottobre 2024. La disamina del predetto documento evidenziava che il Dott. Cicalese aveva effettuato ben ottantaquattro accessi alla banca dati dei contribuenti del Comune di Cava de’ Tirreni, accessi ovviamente non autorizzati né giustificati da esigenze connesse allo svolgimento della propria funzione, che –– si ribadisce –– dal 7 febbraio 2022 era quella di dirigente di altro settore, non competente in materia di tributi”.
“Tra i predetti, illegittimi accessi -scrive ancora Sorrentino- il sottoscritto ha rilevato che il proprio collega ha consultato, plurime volte, la banca dati al fine di controllare non solo la posizione tributaria dello scrivente e della propria coniuge, ma anche la posizione tributaria di amministratori locali, quali il sindaco Vincenzo Servalli, l’assessore al bilancio Antonella Garofalo, il consigliere comunale Pasquale Santoriello, il consigliere comunale Anna Padovano Sorrentino e il padre della stessa Sig. Arturo Padovano Sorrentino, di personaggi politici (quali Alfonso Senatore e Marco Senatore), di alcuni professionisti ed imprenditori locali oltre che di propri familiari”.
“Si tratta -sostiene Sorrentino nella sua denuncia- di accessi abusivi effettuati per ottantaquattro volte alla banca dati dei contribuenti del Comune di Cava de’Tirreni con conseguente svolgimento di verifiche illegittime che hanno riguardato le posizioni tributarie di cittadini, imprenditori ed amministratori locali, oltre che dipendenti comunali e familiari del responsabile, come si potrà riscontrare dai codici fiscali delle posizioni oggetto di accesso abusivo, riportati nell’estratto dei login allegato alla denuncia”.
“Gli accessi illeciti -chiarisce Sorrentino- sono stati effettuati nel periodo dal 14.02.2022 (cioè dalla data in cui era stata disposta la disabilitazione delle credenziali di accesso del responsabile per effetto della cessazione dell’incarico di dirigente del Settore competente in materia di tributi) al 05.09.2024 (data in cui la società che gestisce il software della banca dati ha provveduto per disposizione della Guardia di finanza a bloccare le credenziali di accesso che erano rimaste inspiegabilmente attive nonostante ne fosse già stata disposta la disabilitazione in data 12.02.2022, dandone comunicazione all’interessato) e , quindi, nel periodo in cui il responsabile non era più dirigente del Settore competente in materia di tributi”.
“I fatti in questione -conclude Sorrentino- riguardano la banca dati del Comune di Cava de’ Tirreni relativa alla posizione di tutti i contribuenti rispetto ai tributi comunali e ai dati inerenti anche gli immobili interessati dai predetti tributi, per cui l’accesso non autorizzato a tali dati si configura anche quale trattamento illecito di dati personali rilevante penalmente”.
Questo è quanto denuncia Sorrentino a sua volta coinvolto e sospeso dall’incarico dirigenziale per i famigerati ammanchi dalle casse comunali per un cospicuo numero di mandati di pagamento risultati irregolari.
Ora questa nuova grana che coinvolge Stefano Cicalese, attuale Comandante della Polizia Municipale metelliana. La Commissione consiliare Controllo e Garanzia non ha potuto fare altro che prenderne atto e disporre preliminarmente la comunicazione ai cittadini interessati a questi presunti accessi illeciti.
E’ evidente che nel palazzo dei veleni i misteri si infittiscono, così come appare evidente la guerra in atto tra alcuni dei suoi dirigenti. E’ così risulta scontata l’aria mefitica che si respira a Palazzo di Città. Siamo al tutto contro tutti e, non solo tra i politici, al si salvi chi può.
Ed è altrettanto evidente che si aprirà, se non si è già aperto, un nuovo filone di indagini che rende più traballante l’Amministrazione Servalli ma soprattutto che contribuisce ad intaccare l’immagine sempre meno limpida e rassicurante del nostro Comune.
Ad ogni modo, al di là dello sconcerto, bisogna ora avere la forza di pazientare e attendere le risultanze che eventualmente verranno fuori dalle indagini dell’autorità giudiziaria, che inevitabilmente dovrà occuparsi di queste vicende nel tentativo di fare chiarezza e ristabilire una minima, accettabile agibilità politica e amministrativa al Comune di Cava de’ Tirreni.
Un fatto è certo, però, e cioè che a pagare saranno i cittadini metelliani singolarmente e la città nel suo complesso. Come peraltro già succedendo, e a caro prezzo, da almeno tre anni a questa parte.