Cava, crisi a Palazzo di Città: Armando Lamberti chiarisce la sua posizione
“Allo stato non ho assunto alcuna decisione, pur essendo consapevole che è un momento difficile, sotto vari profili, per la nostra città e c’è bisogno della collaborazione di tutti”. A parlare è il professor Armando Lamberti, all’indomani dei rumors che lo davano praticamente già con un piede nell’esecutivo del sindaco Servalli.
Il professore Lamberti, raggiunto telefonicamente ha tenuto a precisare quella che è la sua posizione allo stato attuale delle cose, che vede la giunta comunale azzerata dal Primo cittadino metelliano dopo il blitz delle Forze dell’Ordine che ha portato al fermo di 14 persone e ha gettato l’ombra di una “allarmante vicinanza di componenti dei gruppi criminali con esponenti di pubblici poteri”.
“Ho avviato, già nei giorni scorsi, un’ampia riflessione con il movimento “Cava ci appartiene”, di cui sono espressione, in Consiglio comunale – ci ha detto Lamberti, che ha poi continuato – Posso assicurare che nella scelta della posizione da adottare terrò sempre presente l’esigenza di contribuire a tutelare l’interesse generale della città. Sarà, comunque, necessario raccogliere una serie di elementi per operare una più attenta valutazione. Il confronto aperto con le altre forze politiche e, segnatamente, con il Sindaco e con l’attuale maggioranza, sarà, per me e per il movimento che rappresento, molto importante ai fini della decisione da assumere“. “Sottolineo che – ha concluso il prof Lamberti – in ogni caso, occorre adottare e condividere, come le circostanze impongono, un metodo rigoroso per la formazione della nuova Giunta che sia facilmente comprensibile da tutte le parti interessate e dall’opinione pubblica. In ogni caso, espliciterò compiutamente la mia posizione nella prossima seduta del Consiglio comunale”.
Dunque, ancora nulla di certo. Quello che è certo, invece, è che ieri mattina il sindaco Vincenzo Servalli ha incontrato il prefetto Francesco Russo per illustrare il quadro della situazione che si è venuta a creare al Comune di Cava de’ Tirreni, in seguito alle indagini in corso e le ragioni dell’azzeramento della giunta. “Il prefetto Russo ha detto di seguire con attenzione le vicende di Cava – ha affermato il Sindaco – anche in considerazione dell’importanza della nostra città nel quadro provinciale. Ho ringraziato Sua Eccellenza per l’accoglienza, con l’impegno di tenerlo aggiornato sulla evoluzione della vicenda. La settimana prossima farò la giunta per riprendere l’azione amministrativa con ancora più determinazione e forza di prima”.
La dichiarazione del Primo cittadino risponde al pressing che sta portando avanti l’opposizione in questi giorni e che ieri pomeriggio si è riunita per esaminare i recenti sviluppi della situazione politico – amministrativa della Città. Ne è scaturito un comunicato stampa nel quale Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Responsabili per Cava: “Prendono atto con rammarico del fatto che il sindaco Servalli, contraddicendo le rassicurazioni fornite, non ha ancora provveduto a ricostituire l’organo di governo della Città prolungando la crisi amministrativa in atto, e che, inoltre, ha disatteso la richiesta formulata dai Consiglieri Comunali di centro destra di immediata convocazione del consiglio comunale, rinviando, in tal modo, un chiarimento politico doveroso ed improcrastinabile”. “ Le forze di centro destra – prosegue il comunicato – ribadiscono che la responsabilità dell’attuale crisi politico amministrativa ricade per l’intero in capo all’amministrazione Servalli e ai partiti che la sostengono, i quali dovranno farsi carico di individuare una giunta finalmente all’altezza delle esigenze e delle aspettative della Città, finora completamente disattese”.
Nel frattempo, voci di corridoio fanno sapere che il Sindaco avrebbe proposto un assessorato al consigliere Luca Narbone, il quale però sarebbe restìo ad accettare l’incarico e preferirebbe terminare la consiliatura con l’attuale carica che riveste. Anche la consigliera Annetta Altobello sarebbe sulla stessa linea di pensiero, ma potrebbe cambiare idea. Quel che appare certo è che le deleghe detenute dell’ex vicesindaco Enrico Polichetti saranno ripartite tra gli assessori e consiglieri “promossi” alla carica assessoriale.