Cava, conto alla rovescia per l’apertura del Centro per l’Artigianato Digitale di viale Crispi
C’è attesa dell’apertura al pubblico del CAD (Centro per l’Artigianato Digitale), gestito da Medaarch, prevista per il prossimo 3 dicembre, alle ore 18. Il polo di innovazione tecnologica, pensato e progettato per aiutare il rilancio delle attività artigianali attraverso il digitale e le nuove tecnologie, è ubicato a viale Crispi, in quello che tutti i cavesi ricordano come l’ex Mercato Coperto.
Qui dodici botteghe di arte e mestieri avranno l’occasione di vivere per un anno un’esperienza unica di aggiornamento e sperimentazione sulle nuove tecnologie di fabbricazione, e le nuove opportunità che il digitale offre all’artigianato e alla manifattura attraverso l’unione di saperi tradizionali con nuove tecnologie. A queste piccole attività artigianali saranno fornite formazione e tutoraggio sull’utilizzo delle tecnologie proprie dei “FabLab”, affidando poi la gestione delle attività ad associazioni, società o enti giuridicamente riconosciuti capaci di espletare le stesse.
Il Centro per l’Artigianato Digitale, primo in Italia nel suo genere, ha davanti a sé la sfida di riuscire a dimostrare come la tradizione e l’innovazione possano, non solo coesistere, ma insieme rappresentare la vera chiave per la crescita e il rilancio delle attività produttive. Lo spazio sarà suddiviso in laboratori di circa 20 mq in cui si svolgerà, oltre alla fabbricazione, anche il commercio dei prodotti realizzati. L’area centrale sarà utilizzata come percorso di accesso/uscita, ma soprattutto come una sorta di “galleria” dalla quale è possibile ammirare gli oggetti degli artigiani e osservare il processo di lavorazione. Questo spazio è una sorta di promenade al coperto che sarà utilizzata per ospitare eventi e fiere.
L’immobile fu realizzato negli anni ’30 del secolo scorso, e fungeva sia da sede per botteghe (ferracavalli, venditori di baccalà, sedie e altri utensili domestici) che come galleria passante tra strade che segnavano le direttrici dell’espansione tardo-ottocentesca del centro verso ovest; distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruito e adibito a mercato coperto nel 1975. Poi nel 1991 la decisione, forse un po’ affrettata, degli amministratori di delocalizzarlo dalla sua sede tradizionale, dove da anni costituiva un comodo punto di riferimento per la spesa dei cavesi. I venditori di frutta e verdura furono trasferiti nel nuovo Mercato Coperto, che non trovò una benevola accoglienza fra i consumatori. Troppo decentrato, calarono le vendite.
Nel 1994 l’allora Amministrazione Fiorillo decise di realizzare un Centro Sociale nello spazio di viale Crispi, che avrebbe ospitato il Forum dei giovani e due salette per gli anziani. Il progetto fu realizzato, ma dopo qualche anno i locali vennero dismessi e l’ex Mercato Coperto fu abbandonato a se stesso.
Ora ritornerà a nuova vita e ospiterà il CAD che ha come obiettivo quello di diventare punto di riferimento per l’artigianato digitale, per il rilancio del made in Italy, affermandosi come polo d’eccellenza per la formazione e la consulenza sui temi dell’innovazione legata alla manifattura avanzata, alla circular economy, all’industria 4.0, alle innovazioni tecnologiche, all’economia della conoscenza.