Cava, Cirielli: “Servalli contro la chiusura della Rianimazione? Prenda le distanze da De Luca e scenda in piazza con i cavesi”
“Il sindaco Servalli decida se difendere l’ospedale di Cava de’ Tirreni oppure fare l’avvocato di De Luca. Il suo tentativo di giustificare una scelta scellerata, come quella della chiusura anche del reparto di Rianimazione (dopo quello di Ginecologia), è davvero incomprensibile. Se il primo cittadino è veramente contrario a tale decisione, prenda pubblicamente le distanze dal governatore De Luca e scenda in piazza con i cavesi”.
Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Italo Cirielli.
“Comprendo -continua Cirielli- la necessità di ottenere personale da mandare al Covid Hospital istituito presso il Da Procida a Salerno. Ma non si può creare un problema per risolverne un altro. Un ospedale senza posti in Rianimazione è semplicemente una cattedrale nel deserto”.
“Questo è il fallimento dell’amministrazione regionale targata Pd” sottolinea Cirielli che, sulle critiche rivolte dal sindaco ai consiglieri di minoranza, per non aver partecipato ad un incontro organizzato ieri proprio sulla chiusura del reparto di Rianimazione, chiarisce: “Se Servalli continua a scusare De Luca, ogni tavolo di confronto sarebbe una presa in giro. Chi è contro il depotenziamento del nosocomio cavese non può accettare in silenzio una decisione del genere”.
“Per questo -incalza il giovane consigliere comunale Cirielli- come Fratelli d’Italia, abbiamo concordato con le altre forze di opposizione di organizzare per mercoledì 4 novembre una grande manifestazione per dire no alla chiusura di fatto dell’ospedale “Santa Maria dell’Olmo”.
“E anche per chiedere alla Regione Campania e al Comune che fine hanno fatto i 4 milioni e 358 mila euro di fondi regionali annunciati in pompa magna, lo scorso luglio, dal sindaco Servalli proprio per il nostro ospedale. I cittadini devono conoscere la verità” conclude Cirielli.