Cava, celebrata la festa dell’Europa all’IIS “Della Corte-Vanvitelli”
La festa dell’Europa celebrata all’IIS “Della Corte –Vanvitelli” con i giovani per affermare la necessità, oggi più che mai, di un’identità comune volta alla cultura della solidarietà, mobilità sostenibile, sport, ambiente e sicurezza alimentare.
“L’iniziativa – informa il professor Roberto Ronga, delegato dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Franca Masi – si colloca all’interno delle nostre attività didattiche e progettuali per la cittadinanza attiva e la formazione europeistica, grazie ai progetti Erasmus per i quali la nostra scuola è da sempre impegnata, prima come scuola Etwinning, poi con una propria Ambasciatrice prof.ssa Gianna Barrella”.
Per la referente Prof.ssa Giusi del Prete occorre ricordare la memoria dell’Europa, per rendere i giovani più consapevoli del loro ruolo di cittadini europei, in tal senso un incontro sul tema, anche in prossimità delle elezioni europee. A dialogare con le classi quinte dell’istituto, docenti del Centro Jean Monnet EuCume dell’Università di Salerno, Beatrice Benocci e Dario Verderame.
Dopo un excursus storico sulla nascita degli Stati uniti d’Europa per arrivare all’Unione Europea, con un approfondito discorso sul progetto di una casa comune dopo le guerre, il professor Verderame ha sottolineato l’importanza della memoria collettiva, valori e condivisione da parte di tutti i paesi membri per una vera identità comune. “Cercare quello che unisce e non che divide” è ciò che hanno affermato gli alunni della VAafm, leggendo una lettera scritta da un parente di un giovane morto nell’attentato terroristico di Strasburgo nel dicembre scorso, per invitare a credere ancora in un’Europa unita sui valori.
Con l’intervento della prof.ssa Benocci sono state affrontate le problematiche e le difficoltà di questo Progetto di una Casa comune ancora incompiuto, dove si fa fatica a riconoscersi tutti cittadini europei, perché permane in molti Stati un’identità nazionale poco aperta alla dimensione comunitaria. “ Un’Europa dove i valori di sovranità, populismo, diritti umani e accoglienza, sono stati traditi da un individualismo, spesso proiettato verso un nuovo antisemitismo”.
E, dopo un dibattito aperto con gli alunni che hanno posto domande mirate alla ricerca della verità e della conoscenza, si è giunti alla consapevolezza che oggi l’Europa gioca una partita importante sul fronte dei diritti umani, e che i giovani hanno il desiderio di una Casa Comune, dove i valori dell’accoglienza e della tolleranza siano condivisi e riconosciuti; indispensabili per una vera identità europea.