scritto da
08 Giugno 2021 11:33
-
Cava, carenza di personale alle Poste nel recapito e nella sportelleria
foto d’archivio
“Sicuramente Cava de’ Tirreni per estensione territoriale, densità abitativa e importanza del proprio tessuto produttivo è tra le città più importanti, dopo Salerno, dell’intera provincia”.
E’ con tale affermazione che comincia la nota stampa del Segretario provinciale FAILP/CISAL (Federazione Autonoma Italiana Lavoratori Postelegrafonici), Francesco Grillo, riguardo l’endemica carenza di personale che affligge gli uffici postali in un bacino d’utenza rilevante come quello di Cava.
“Con la propria produzione postale, la cittadina metelliana – continua Grillo nella sua segnalazione – contribuisce sicuramente e ampiamente al raggiungimento del budget aziendale annuale dell’intera Filiale di Salerno. Un tale STATUS imporrebbe un’attenzione particolare dei vertici provinciali e regionali di Poste Italiane nei confronti della “forza lavoro” coinvolta. Pur troppo così non è!”.
A dire di Grillo, dai dati in suo possesso, a dimostrazione di quanto affermato snocciola una serie di numeri sullo stato delle cose negli uffici postali cavesi:
SETTORE RECAPITO
I PORTALETTERE HANNO DA TEMPO UNA CARENZA DI ALMENO N. 7 UNITÀ NELL’AMBITO DELLE COSIDDETTE “LINEE BUSINESS”; tale condizione determina una non-ottimale erogazione delle consegne di corrispondenza e pacchi su tutto il territorio cavese,
perché l’azienda ha deciso di ricorrere, in modo massiccio, all’assunzione di personale precario che, non appena impara una ZONA DI RECAPITO, viene licenziata per cessazione del contratto a tempo determinato. Sovente e conseguentemente i clienti postali di Cava sono costretti ad attivare dei reclami per disservizi riscontrati. All’orizzonte, nel medio termine, non si vede nessun intervento concreto teso a sanare le carenze!
SETTORE UFFICI POSTALI TRADIZIONALI
La carenza di personale in tale ambito è notevole:
– Nell’ufficio di Cava centro (doppio turno) si verifica una mancanza di circa N.7 unità (tra lunghe assenze ed esodi/pensionamenti).
– Nell’ufficio di Passiano (da quasi 2 Anni ospitato in un prefabbricato) a breve rimarrà con 1 sola unità allo sportello, con l’estate alle porte in una pseudo struttura inadeguata.
Quando l’importante frazione riavrà il suo nuovo ufficio con il personale al completo?
-L’ufficio della Badia è aperto solo 3 giorni a settimana con 1 dipendente part-time. Quando la popolazione della Badia potrà avere una sportello postale con organico appropriato aperto tutti i giorni?
– Infine l’ufficio di Santa Lucia è carente almeno di 1 unità allo sportello e chiede le stesse cose fin qui indicate: quando potrà avere un organico adeguato alle proprie dimensioni?
Tutte le carenze indicate, a giudizio della FAILP SALERNO, si traducono spesso in superlavoro e accumulo di stress per i dipendenti postali coinvolti che, sindacalmente parlando, sono inaccettabili.
Questa la fotografia nuda e cruda, del mondo postale cavese e il disagio silenzioso dei suoi protagonisti che senza sosta, abnegazione e senso del dovere, hanno servito e servono la cittadinanza cavese in piena pandemia.
“Il nostro appello sindacale – conclude Francesco Grillo nella sua denuncia – oltre allo sfogo consegnato alla stampa, si materiallezzerà a brevissimo in una richiesta scritta di incontro urgente con la direttrice di filiale di poste italiane di Salerno e coinvolgerà inevitabilmente anche il Primo cittadino di Cava de’ Tirreni, Vincenzo servalli, perché i dipendenti postali in difficoltà in maggioranza sono cittadini cavesi che votano e pagano le tasse a Cava de’Ttirreni. Esiste una dinamica civica, oltre che contrattuale e sindacale, che non va minimamente esclusa dal ragionamento fatto”.