Cava, al via la XXIX edizione del Festival di Musica da Camera “Le Corti dell’Arte”
Al via la XXIX edizione del Festival di Musica da Camera “Le Corti dell’Arte”.
Come sempre, i concerti si terranno nelle uniche e suggestive cornici delle Corti dei palazzi nobiliari del Borgo Grande. Si comincia questa sera alle 21 nella Corte del Complesso di San Giovanni, che sarà inaugurata per l’occasione dopo i lavori di restauro, con il Conciorto, un concerto indie-pop-funk dedicato al mondo dell’orto. Biagio Biagini e Gian Luigi Carlone raccontano i vissuti di melanzane, peperoni e zucchine, e parlano degli stati d’animo dell’orticoltore, oltre a raccontare le storie di orti di personaggi famosi. Biagini e Carlone, avvalendosi per questo di tecnologie moderne (ototo, l’interfaccia arduino-based che permette di trasformare oggetti di uso quotidiano in strumenti) suonano melanzane, carote, zucchine, cetrioli dolci, flauti traversi, sax e chitarre per dare vita a un concerto sostenibile, un vero “live in the garden”.
Si continuerà martedì 23 agosto, sempre a San Giovanni che ospiterà Francesco Libetta, direttore d’orchestra e pianista che ha tenuto concerti nelle sale di tutto il mondo: dal Lincoln Center di Miami alla Scala di Milano, Tokio, New York, Londra, Parigi, Stoccolma, Hong Kong etc. definito da Matthew Gurewitsch, critico del New York Times, “aristocratico poeta”.
Giovedì 25 agosto, nella Corte di Palazzo Salsano, tocca all’ensemble Antica Consonanza di Renata Fusco che, insieme a Guido Pagliano alla viola da gamba e flauti, Ugo Di Giovanni al liuto e Pier Francesco Borrelli al clavicembalo, si esibirà in un repertorio dedicato alla tradizione del canto partenopeo.
Lunedì 29 agosto il giardino di Palazzo Benincasa ospiterà i Rosa’s Quartet (fisarmonica: Adriano Ranieri; viola: Ettore Belli; pianoforte: Gilda Buttà, pianista ufficiale del grande compositore e direttore d’orchestra Ennio Morricone; contrabbasso: Luca Cola), concertisti tutti docenti presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone che eseguiranno brani composti unicamente per il gruppo.
Giovedì 1 settembre si ritorna al Complesso di San Giovanni per applaudire il “Don Pasquale” di Gaetano Donizatti. Un’opera buffa in tre atti su libretto di Giovanni Ruffini, eseguita da Luigi Maresca al pianoforte per la regia di Enzo Di Matteo. Il ritmo serrato e la teatralità rendono il “Don Pasquale”, operisticamente parlando, un saggio eccellente.
La popolare opera narra la malaccorta decisione di Don Pasquale, un ricco possidente ormai settantenne, di “cercar moglie” per non lasciare i suoi averi al nullafacente nipote Ernesto, reo di non aver accettato un matrimonio di convenienza; il vecchio Don Pasquale sarà vittima di una serie di sotterfugi messi in atto dal nipote e dal medico curante, che lo porteranno a sposare Norina, amante di Ernesto, che lo comanderà a bacchetta e facendo ammattire il “vecchio babbione”.
Il Festival terminerà lunedì 5 settembre con l’esibizione nei giardini di Villa Rende dell’ensamble del Conservatorio di musica “G. Martucci” di Salerno, che darà vita al concerto conclusivo, Martucci in Jazz che vedrà impegnati gruppi formati dai docenti del Dipartimento di Musica Jazz del Conservatorio. (foto Gaetano Guida)